Il tre volte premio Oscar Dante Ferretti compie 80 anni

ROMA (ITALPRESS) – Tre Oscar (su dieci candidature), quattro David di Donatello (più un Premio Cinecittà alla carriera), quattro BAFTA Awards e tredici Nastri d’argento, solo per citarne alcuni: sono i riconoscimenti ottenuti finora da Dante Ferretti, scenografo e costumista maceratese che il prossimo 26 febbraio compirà 80 anni.
Una carriera lunga e costellata di successi quella di Ferretti che a soli dodici anni già sogna il cinema e che, dopo aver studiato all’Accademia delle Belle Arti ed essersi laureato in architettura, inizia la sua carriera come assistente scenografo nel film di Pier Paolo Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo” (1964). Dopo avere lavorato con lo stesso incarico anche per “Uccellacci e uccellini” (1966) ed “Edipo re” (1967), firma il suo primo lavoro come scenografo sempre per Pasolini per “Medea” e inizia così una collaborazione con il regista che andrà avanti fino al suo ultimo film, “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (1975).
Nel frattempo, e in seguito, lavora anche con i maggiori registi italiani, da Elio Petri a Marco Bellocchio, Liliana Cavani e Luigi Comencini. Collabora anche con Federico Fellini, firmando la scenografia di ben cinque dei suoi film: “Prova d’orchestra”, “La città delle donne”, “E la nave va”, “Ginger e Fred” e “La voce della luna”.
Il nome di Ferretti è legato anche alle scenografie di una serie di titoli internazionali che lo condurranno a Hollywood, come “Il nome della rosa” di Jean-Jacques Annaud, “Le avventure del Barone di Munchausen” di Terry Gilliam e “Amleto” di Franco Zeffirelli, realizzate insieme alla moglie Francesca Lo Schiavo, la cui collaborazione è iniziata con il film “La pelle” della Cavani.
Seguono, fra i tanti, “L’età dell’innocenza” di Martin Scorsese, “Intervista con il vampiro” di Neil Jordan, “Casinò” dello stesso Scorsese così come “Gangs of New York” (per cui ha ricostruito a Cinecittà la New York di fine Ottocento) e “The aviator”, “Shutter Island”, “Hugo Cabret” e “Silence”.
Anche il teatro lo annovera tra i suoi grandi protagonisti. Ha curato le scene di numerose opere liriche nei più importanti teatri del mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Regio di Torino, Dal Metropolitan Opera House di New York alla Royal Opera Huose di Londra. Come regista ha diretto la “Carmen” di Georges Bizet allo Sferisterio di Macerata, la sua città natale. Ha anche collaborato alle scenografie del parco tematico Cinecittà World.
Nel 2022 è uscita la sua autobiografia “Immaginare prima”, curata da David Miliozzi per la casa editrice Jimenez. Il libro ripercorre la vita di Ferretti da quando, ancora neonato rimase per più di dieci ore intrappolato sotto le macerie della sua casa distrutta da un bombardamento alleato durante la Seconda guerra mondiale; poi l’infanzia, l’adolescenza e l’amore per il cinema fino ad arrivare alla straordinaria carriera.
– foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

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