IL SUD AVANZA CON NAPOLI CAPITALE, NORD COMPRIMARIO

L’asse portante del calcio si sta spostando verso Sud: Napoli capitale, Roma (con la Lazio) fulcro importante e Nord comprimario. L’Inter, il Milan e la stessa Atalanta sono fra le prime, sì, ma non dominano più la scena e la Juve si è persa nei meandri della metà classifica, per la penalizzazione e per il suo mediocre rendimento attuale. Il Napoli, grazie al successo sulla Roma, è praticamente irraggiungibile. La seconda, l’Inter, è a 13 punti. Può solo perdere lo scudetto per una serie di risultati negativi difficili da prevedere. I giallorossi sono ancora in corsa per la Champions, nonostante la sconfitta e il fastidioso caso Zaniolo. Il Napoli ha segnato 48 gol (14 Osimhen) e vola verso il titolo. La Roma non ha giocato male e aveva pareggiato con El Shaarawy. Non è bastato, il subentrato Simeone ha risolto la partita del Maradona. Il subitaneo gol di Casale sembrava aver spinto la Lazio verso il secondo posto, ma il pareggio di Gonzalez all’inizio della ripresa ha rimesso in gioco i viola. Poi è rientrato Immobile. Ha tentato ma invano. I viola hanno meritato, sfiorando il gol decisivo. L’Inter è seconda: non poteva non vincere a Cremona, anche se il gol di Okereke (imparabile) aveva vanificato la sua superiorità.

Il pareggio di Lautaro l’ha messa in condizione di aver la meglio sul battagliero avversario; poi il campione del mondo ha segnato il gol della vittoria. Ma Ballardini può tentare di salvare la Cremonese. E Inzaghi riemergere dopo qualche passo falso. Domenica ci sarà il derby di campionato col Milan: i nerazzurri bisseranno Riad? La difesa-gruviera dei rossoneri ne ha presi altri cinque (dodici in tre partite), dal Sassuolo, abbonato alla vittoria a San Siro (3-1 l’anno scorso), così lo scudetto è diventato un miraggio, la squadra di Pioli è a pezzi e i neroverdi si sono allontanati dalla zona-pericolo. Il nervosismo del Milan non fa presagire nulla di buono.
L’Atalanta ha impiegato una quarantina di minuti a infilare una tenace Samp con Maehle. Il dodicesimo gol di Lookman ha chiuso il discorso: e siccome i blucerchiati non segnano facilmente (peggior attacco), la squadra di Gasp ha rafforzato la propria candidatura per la Champions. Doriani sempre meno rassicurati dai risultati. L’Udinese può inserirsi nella zona “Europa” visto che ha ripreso a vincere. Naturalmente nel posticipo deve battere il Verona che attraversa un buon momento, ma non avrà lo squalificato Dawidowicz, Ilic che se ne andrà e l’infortunato Veloso. Tra i friulani non ci saranno Pereyra e Deulofeu (Lovric e Makengo). Arbitro Pairetto.

Nella classifica mediana, cioè delle squadre altalenanti, ha tenuto banco la sconfitta della Juve in casa con un ottimo Monza che aveva vinto pure all’andata: certo, bianconeri che con un punto in tre partite e dieci gol subiti, hanno visto crollare il mito sulla loro imbattibilità difensiva e allontanarsi la Champions, anche se è stato recuperato qualche pezzo grosso come Vlahovic. Ma non è servito: grandioso Di Gregorio, portiere brianzolo. Il Torino, dopo una partita non molto esaltante, ha rimontato due gol all’Empoli, cogliendo anche due pali. La squadra di Juric aritmeticamente è in corsa per l’Europa. Ha vinto pure il Bologna che sta riprendendo rapidamente quota: lo Spezia senza Nzola ha scarse armi offensive. La squadra di Motta sta risentendo relativamente dell’assenza di Arnautovic: Orsolini si è svegliato e le quotazioni rossoblù sono tornate in rialzo. A livello di zona salvezza, oltre alla caduta della Samp, è stato importante il successo della rinforzata Salernitana a Lecce, dopo un lungo digiuno. I salentini avevano imboccato la giusta via, ma hanno perso due volte di fila. Difficile momento per Cremonese e Samp. Vedremo cosa farà il Verona nel posticipo.

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