Ibra “Sono ancora il numero 1, torno e cambio la musica”

Gc Milano 02/05/2012 - campionato di calcio serie A / Milan-Atalanta / foto Giuseppe Celeste/Image Sportnella foto: Zlatan Ibrahimovic

MILANO (ITALPRESS) – “Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica”. Scalpita, Zlatan Ibrahimovic, desideroso di tornare a dare una mano al suo Milan, in piena crisi di identità e di risultati. “Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7/8 mesi – spiega l’attaccante svedese a SportMediaset – Ho perso tempo. Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all’interno di un campionato, Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore”. Nulla da dire sulle critiche: “E’ normale, perchè se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perchè sono il numero 1, sono abituato. E’ come mettere benzina sul fuoco e quando scherzi con il fuoco ti bruci. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente”. Sulla sua condizione fisica: “Sto bene, sto molto bene. Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, libero in campo e fuori. Significa che sto bene. In questo periodo ho fatto di tutto per aiutare mister, staff e club da fuori. Ho avuto pazienza perchè dovevo rientrare al top, il recupero sta andando tutto secondo i piani”. Ibra regala consigli anche a Leao: “Ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio. Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. E’ diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che quest’anno tutti sanno chi è Leao, l’anno scorso invece erano meno concentrati su di lui. Ora invece, sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui”. De Ketelaere, invece, deve avere pazienza: “In questi mesi non ero tutti i giorni con la squadra, per conoscerlo bene devo sempre nello spogliatoio. Ha grandi pressioni anche per il prezzo pagato, tutti hanno aspettative. E’ un talento, ha grande potenziale, deve solo trovare la giusta strada per crescere. Poi è in un’altra città, fuori casa e deve abituarsi. Ma quando arrivi al Milan tutti ti aiutano, ti accolgono al meglio, quando entri nel nostro spogliatoio ti senti a casa. Deve solo sbloccarsi – termina Ibra – poi una volta che si sblocca parte tutto”.
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(ITALPRESS).

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