Gaza, Trump “Lavoriamo a un piano per sfamare la popolazione”

ROMA (ITALPRESS) – “Lavoriamo per elaborare un piano che permetta di sfamare la popolazione nella Striscia di Gaza”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al canale israeliano Channel 12, dopo la visita dell’inviato presidenziale Usa in Medio Oriente, Steve Witkoff, a Gaza. “Vogliamo aiutare la popolazione, aiutarla a vivere. Vogliamo sfamare la popolazione e questo è qualcosa che avrebbe dovuto accadere molto tempo fa”, ha spiegato. Trump ha accusato Hamas di aver rubato gli aiuti umanitari entrati nella Striscia di Gaza e di averli rivenduti in cambio di denaro.

L’inviato del presidente statunitense Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e l’ambasciatore Usa in Israele, Mike Huckabee, hanno trascorso oggi “oltre cinque ore a Gaza, analizzando attentamente i fatti sul campo, valutando le condizioni e incontrando il personale della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) e di altre agenzie”. Lo scrive su X Witkoff, aggiungendo che la visita è avvenuta su indicazione di Trump. “Lo scopo della visita era quello di fornire al presidente una chiara comprensione della situazione umanitaria e contribuire a elaborare un piano per fornire cibo e aiuti medici alla popolazione di Gaza”. Witkoff è arrivato ieri a Tel Aviv e ha incontrato “funzionari israeliani per discutere della situazione umanitaria a Gaza”. Riguardo alla distribuzione degli aiuti, attualmente gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation, il presidente Usa Donald Trump ha affermato che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è “una persona competente” e che una corretta gestione degli aiuti a Gaza impedirà il furto da parte di Hamas.

HAMAS PRONTO A RIPRENDERE I NEGOZIATI

Il gruppo terroristico al potere nella Striscia di Gaza, Hamas, in mattinata ha dichiarato di esserepronto a riprendere immediatamente i negoziati, non appena la crisi umanitaria e la fame a Gaza saranno terminate e gli aiuti saranno giunti a destinazione. Continuare i contatti in un clima di fame li rende inutili, soprattutto dopo che Israele si è ritirato la scorsa settimana senza alcuna giustificazione, quando eravamo vicini a raggiungere un accordo”, ha aggiunto Hamas nella dichiarazione.

Nel corso di una conferenza, ieri il ministro delle Finanze israeliano ed esponente dell’estrema destra, Bezalel Smotrich, ha detto: “Non ci saranno più negoziati con Hamas su un accordo parziale. L’unico accordo possibile è la loro completa resa, il ritorno di tutti i nostri ostaggi senza condizioni, il disarmo, la smilitarizzazione di Gaza, l’esilio dei leader di Hamas e la possibilità di lasciare Gaza a coloro che lo desiderano”.

10 MORTI NEGLI ULTIMI RAID ISRAELIANI

Almeno dieci persone sono state uccise dall’alba di oggi a causa dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota Al-Jazeera citando fonti sanitarie degli ospedali di Gaza. Le fonti aggiungono che due delle vittime erano in attesa di ricevere gli aiuti umanitari vicino all’Asse Morag, a sud di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, dove altre 70 persone sono rimaste ferite.

L’ONU “1.373 PALESTINESI UCCISI MENTRE ASPETTAVANO GLI AIUTI”

Sono almeno 1.373 i palestinesi uccisi mentre aspettavano di ricevere gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza dallo scorso maggio, molti dei quali colpiti dal fuoco israeliano. Lo riferisce l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ochr), aggiungendo che “in totale, dal 27 maggio, almeno 1.373 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano cibo; 859 nelle vicinanze di siti (della Fondazione umanitaria di Gaza sostenuta dagli Stati Uniti e da Israele) e 514 lungo le rotte dei convogli alimentari”. “La maggior parte di questi omicidi sono stati commessi dall’esercito israeliano”, aggiunge la nota di Ohchr.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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