Gli atleti russi e bielorussi esclusi dalle Paralimpiadi

Mast Vancouver (Canada) 09/02/2010 - Olimpiadi Invernali Vancouver 2010 / foto UPI/Masterphoto/Image Sport/ONLY ITALYnella foto: cerchi olimpici illuminati in Coal Harbour

Gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle Paralimpiadi invernali del 2022 di Pechino. Lo ha deciso il cda del Comitato Internazionale Paralimpico, a seguito della guerra in Ucraina. I Giochi cominceranno domani. “Al fine di preservare l’integrità di questi Giochi, e la sicurezza di tutti i partecipanti, abbiamo deciso di rifiutare le iscrizioni degli atleti di Russia e Bielorussia. Agli atleti paralimpici dei Paesi colpiti da questi provvedimenti dico che siamo molto dispiaciuti e che sono stati ‘colpiti’ per le decisioni che i loro stessi Governi hanno preso la scorsa settimana, violando la tregua olimpica. Siete vittime delle azioni dei vostri Governi”, ha affermato il presidente del Comitato Internazionale Paralimpico, Andrew Parsons.
“Nelle ultime 12 ore un numero schiacciante di membri del nostro Comitato è stato in contatto con noi ed è stato molto chiaro. Ci hanno detto che se non riconsideravamo la nostra decisione (di ammettere russi e bielorussi, senza però bandiere dei rispettivi Paesi, ndr) erano probabili gravi conseguenze per i Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022. In tanti, squadre e atleti, hanno minacciato di non competere”, ha aggiunto Parsons.
“Garantire la sicurezza e la protezione degli atleti è di fondamentale importanza per noi e la situazione nei villaggi degli atleti si stava aggravando e ora è diventata insostenibile. In primo luogo, abbiamo il dovere come parte della missione paralimpica, sancita dalla costituzione, di garantire e supervisionare l’organizzazione di Giochi Paralimpici, per garantire che nello sport praticato all’interno del Movimento Paralimpico prevalga lo spirito del fair play e che la violenza sia bandita. Il benessere degli atleti è e sarà sempre una preoccupazione fondamentale per noi. Sono 83 atleti gli atleti paralimpici direttamente interessati da questa decisione”, ha concluso il numero uno del Comitato Internazionale Paralimpico.
(ITALPRESS).

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