Giustizia, Nordio rassicura sugli organici “Copertura entro il 2026”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha affrontato diversi temi nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia. A cominciare dalle criticità delle carceri: “il carcere è una ferita che, come scriveva Calamandrei, bisogna avere visto”, ha detto il guardasigilli. “Sono stati assunti 236 educatori, e anche questa è una cosa che va detta insieme alla gratitudine che tutti vogliamo esprimere alla polizia penitenziaria che lavora in condizioni disagiate e di cui stiamo cercando di aumentare organico e colmare vuoti”, essendo previsto l’approdo di circa duemila agenti. In tema di efficienza e di carenza di organici della magistratura, Nordio ha sottolineato come “dobbiamo riuscire entro il 2026 a colmare gli organici. Sono entrato in magistratura parecchi decenni fa e la percentuale di carenza dell’organico era più o meno uguale a quella di adesso. Ho vissuto tutta la mia carriera di magistrato con un organico al di sotto del 15%, ma riusciremo a colmare questo gap entro il 2026 che attualmente è di circa 1.300 unità”. Un passaggio dell’intervento è stato incentrato anche sul Pnrr, che “per noi è una linfa vitale, estremamente vincolante, ma anche estremamente positiva e utile. Uno degli sforzi del Governo e del nostro ministero è stato di rimodulare quelli che erano i vincoli inizialmente abbastanza ristretti, che erano stati non dico imposti, ma concordati forse per una valutazione fatta a causa dei tempi stretti con cui questi accordi sono stati stipulati”. Secondo Nordio, sul fronte del funzionamento della Giustizia, “ci sono segnali rassicuranti: quando la Giustizia funziona è sull’intero contesto che si diffonde il benessere e questo è indice di civiltà e di progresso”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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