ROMA (ITALPRESS) – “Il governo ha segnalato due priorità che guideranno le scelte di spesa per la difesa nel prossimo futuro. In primo luogo la salvaguardia della disciplina di bilancio, che significa uscire quanto prima dalla procedura per disavanzo eccessivo e continuare nel processo di gestione prudente della finanza pubblica che ha permesso di più che dimezzare lo spread rispetto al momento in cui il governo si è insediato. Fondamentale sarà l’approccio della commissione europea in sede di linee guida sul codice di condotta che auspichiamo non risulti asimmetrico. In secondo luogo, il governo è consapevole che l’aumento della spesa per la difesa dovrà avvenire in modo da massimizzare l’impatto sul sistema economico nazionale e non penalizzare le voci di spesa più orientate alla crescita e al benessere economico-sociale degli italiani”. Così il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti alla presentazione del rapporto sulla politica di bilancio da parte dell’ufficio parlamentare di bilancio.
“L’obiettivo del 2% del Pil in spese militari, secondo i criteri di contabilità della Nato, dovrebbe essere già raggiunto quest’anno. Inoltre, prima di programmare ulteriori aumenti della spesa in difesa, il governo ha deciso di attendere le decisioni assunte in coordinamento con i partner dell’alleanza atlantica e nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune europea. In ogni caso, quale che sia l’obiettivo che ci daremo, data la notevole entità degli investimenti da realizzare e la loro natura di bene pubblico, è auspicabile far leva innanzitutto sul bilancio dell’unione – ha proseguito il ministro – L’attivazione della clausola nazionale prevede un’operazione di raccordo con la nuova governance economica che si poggi su basi realistiche in termini di tempistica e di aggregati di spesa ammissibile”, ha aggiunto.
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