Gaza, UE “Israele revochi immediatamente il blocco agli aiuti”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – L’Unione europea “ribadisce il suo appello urgente a Israele affinché revochi immediatamente il blocco su Gaza. Tonnellate di aiuti, che rappresentano scorte per 3 mesi per la popolazione di 2,2 milioni di persone, sono in attesa al confine. Una volta revocato il blocco, la situazione nutrizionale potrebbe migliorare molto rapidamente. In quanto potenza occupante, Israele è obbligato, in base al diritto internazionale, a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione bisognosa“. E’ quanto si legge in una nota congiunta dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, e dei commissari per il Mediterraneo, Dubravka Suica, e per la gestione delle crisi, Hadja Lahbib.

Da oltre due mesi, prosegue la dichiarazione, “nessun aiuto umanitario è entrato a Gaza. Si tratta della chiusura più lunga che la Striscia abbia mai dovuto affrontare ed è motivo di grave preoccupazione. Le agenzie delle Nazioni Unite, tra cui il Pam e l’Unrwa, riferiscono che le scorte alimentari sono ormai esaurite e la maggior parte delle famiglie non ha accesso ad acqua potabile. Sono ripresi i saccheggi dei magazzini. Gli operatori umanitari continuano ad avvertire che la fame si sta diffondendo e aggravando nell’enclave”.

L’Ue è inoltre preoccupata per il nuovo “meccanismo di distribuzione degli aiuti a Gaza”, approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano il 4 maggio, “che contrasta con i principi umanitari, come sottolineato dalle agenzie delle Nazioni Unite e dai partner umanitari. Il meccanismo trasferirebbe la responsabilità della distribuzione degli aiuti ad attori internazionali non umanitari e a contractor privati della sicurezza”, prosegue la nota congiunta di Kallas, Suica e Lahbib.

Il nostro messaggio è chiaro: gli aiuti umanitari non devono mai essere politicizzati o militarizzati. L’uso degli aiuti come strumento di guerra è vietato dal diritto internazionale umanitario. Gli aiuti devono raggiungere i civili in difficoltà. L’Ue esorta inoltre Israele ad agire sulla base delle proposte delle Nazioni Unite nell’ambito del meccanismo 2720 e a garantire il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e dei principi fondamentali dell’azione umanitaria – umanità, imparzialità, neutralità e indipendenza – attraverso un dialogo costruttivo con le Nazioni Unite e le Ong designate”.

L’Ue ribadisce il suo appello per la ripresa del cessate il fuoco, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi, che porti alla fine definitiva delle ostilità. L’Ue ribadisce il suo incrollabile sostegno al popolo palestinese. Dal 2023 sono state consegnate oltre 3.800 tonnellate di aiuti tramite i voli del ponte aereo dell’Ue e sono stati erogati a Gaza oltre 450 milioni di euro di aiuti umanitari. In occasione del primo dialogo politico ad alto livello tra l’Unione europea e l’Autorità palestinese, la Commissione ha annunciato un programma pluriennale di sostegno globale del valore massimo di 1,6 miliardi di euro, per promuovere la ripresa e la resilienza palestinesi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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