FVG, GIBELLI “DARE CORAGGIO A DONNE VITTIME DI VIOLENZA”

“Una giornata per sensibilizzare ma, soprattutto, per dare coraggio a tutte quelle donne che ogni giorno sono vittime di violenze e di soprusi”. Lo ha affermato, a Polcenigo (Pordenone), l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, intervenendo all’inaugurazione della panchina rossa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alla quale, oltre al sindaco Mario Della Toffola e al vicesindaco Antonio Del Fiol, ha partecipato anche la presidente della Commissione Fvg per le Pari opportunita, Dusy Marcolin.
“È importante insegnare fin da bambini il rispetto per la figura della donna – ha spiegato Gibelli, ai giovani intervenuti all’evento – e tutte le iniziative di sensibilizzazione che vengono organizzate sicuramente vanno in quella direzione”.
“Purtroppo – ha aggiunto l’assessore – bisogna però rendersi conto che la violenza sulle donne non può essere debellata improvvisamente. Serve insistere, serve continuare su questa strada, serve raccontare le storie delle vittime, i soprusi e gli abusi alle quali sono state sottoposte, serve dare voce anche a quelle donne che, purtroppo, sono state vittime di femminicidio e non possono più parlare”.
“Grazie a iniziative come le panchine rosse – ha quindi sottolineato Gibelli – possiamo contribuire a dare coraggio anche a quelle donne che non ce l’hanno per denunciare i loro aguzzini, facendo loro capire che non sono sole nella battaglia, che la violenza, fisica o psicologica, non è sinonimo di amore e che esiste un’alternativa reale”.
All’evento ha partecipato anche Taher Djafarizad, originario dell’Iran e oggi cittadino polcenighese, fondatore dell’associazione Neda Day, che si occupa del fenomeno delle spose bambine. “Grazie al Comune di Polcenigo, in particolare all’assessore Anna Zanolin, che ha aderito alle iniziative in occasione di questa Gioranta, e a tutte le nostre associazioni, nonché ai singoli che oggi – ha concluso l’assessore Fvg – hanno voluto dare un segnale in merito a un fenomeno tristemente in costante crescita anche in Italia”.
(ITALPRESS).

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