Friuli Venezia Giulia, Zannier “Il progetto di ammodernamento della rete irrigua vale quasi 180 milioni”

UDINE (ITALPRESS) –Il progetto di ammodernamento della rete irrigua del Friuli Venezia Giulia è di natura pluriennale e con un finanziamento già acquisito che vale quasi 180 milioni di euro da parte del Consorzio di Bonifica Pianura friulana: si tratta di risorse di natura diversa, sia regionali che statali, che hanno però un’unica matrice come obiettivo, ovvero l’utilizzo ad alta efficienza dell’acqua, grazie a sistemi ad alta intelligenza e tecnologie all’avanguardia”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier alla presentazione dei progetti di ammodernamento della rete irrigua del Friuli Venezia Giulia a cura del Consorzio di bonifica pianura friulana che si è tenuto oggi nella sede della Regione a Udine alla presenza della presidente del Consorzio Rosanna Clocchiatti.

“In annate come questa, dove il problema della scarsa piovosità assolutamente non si è verificato, dobbiamo ricordare che potrebbe verificarsi anche il prossimo anno: l’utilizzo ad alta efficienza e a bassi volumi della risorsa idrica è comunque un’operazione che va perseguita con pianificazione di lungo termine anche perché darà dei risultati dal punto di vista produttivo che non sono oggi realizzabili con tecnologie datate” ha osservato Zannier.

Sono circa 180 milioni di euro i fondi che negli ultimi tre anni sono stati destinati all’ammodernamento delle reti irrigue, all’efficientamento del servizio e alla tutela della risorsa idrica, per un totale di 34 progetti, quasi tutti sviluppati con risorse interne del Consorzio. I quattro progetti PNRR per complessivi oltre 21 milioni di euro – di cui tre terminati, mentre il quarto si chiuderà entro l’anno – hanno ottenuto il massimo finanziamento possibile.

L’assessore ha rimarcato come le risorse ottenute stiano permettendo di costruire l’agricoltura del futuro e di affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici, con progettualità ad hoc. L’ampio programma di interventi andrà a migliorare la gestione della risorsa idrica, riducendo le perdite e a garantire maggiore efficienza e sostenibilità nei territori agricoli serviti. Come illustrato dalla presidente Clocchiatti assieme al direttore Armando Di Nardo e hai tecnici Massimo Ventulini e Stefano Bongiovanni, l’ammodernamento della rete di distribuzione irrigua consentirà di perseguire molteplici finalità: una notevole riduzione delle perdite idriche, un più oculato utilizzo della risorsa attraverso l’eliminazione di sprechi ed usi impropri, anche attraverso l’introduzione di canoni basati sull’effettivo utilizzo dell’acqua irrigua, una significativa riduzione dei costi di manutenzione.

Uno dei requisiti del progetto per il bando europeo puntava in particolare al tema ambientale e permetterà di sostituire circa 130 chilometri di condotte datate di 50 anni, realizzate in quello che all’epoca era considerato un materiale con qualità meccaniche di resistenza in cui è presente però la fibra di amianto. Nell’ultimo anno il Consorzio ha effettuato ben 160 riparazioni su questo tipo di condotte e la loro rimozione – una quantità di 10mila tonnellate di fibrocemento in totale – rappresenta quindi un obiettivo di grande sicurezza dal punto di vista ambientale.

Dal punto di vista invece del risparmio idrico per i tre filoni di intervento pianificati dal Consorzio, il maggiore risparmio deriverà da quelli pianificati in base alla legge e che mirano all’impermeabilizzazione delle reti di adduzione e per cui il risparmio su 6-7 mila ettari attualmente serviti sarà di circa il 30%.

Tra i lavori già avviati figurano l’ammodernamento del Canale di Castions, che interessa sei comuni e una superficie di oltre 1.200 ettari, con ultimazione prevista per maggio 2026, e quello del Canale di Trivignano, che coinvolge quattro comuni e oltre 1.280 ettari, la cui consegna lavori è già avvenuta, con conclusione prevista entro dicembre 2027. Sono in corso anche gli interventi sui Canali di Santa Maria e Gonars, che serviranno un’area di circa 900 ettari, con termine lavori previsto per maggio 2026. Nel 2026 prenderanno avvio ulteriori cantieri, tra cui quelli per l’ammodernamento dei Canali di Giavons, Bressa e Mereto, e dei Canali di Rivolto e Bertiolo, con gare previste ad aprile e inizio lavori a ottobre dello stesso anno.

È imminente anche l’avvio dei lavori per la trasformazione irrigua da scorrimento ad aspersione nei comuni di Basiliano, Lestizza, Codroipo e Sedegliano nonché per la ristrutturazione del Canale di Beano. Quest’ultimo progetto, finanziato dalla Regione, interesserà una superficie compresa tra 250 e 300 ettari. Nel comprensorio dei Colli Orientali del Friuli, è in fase avanzata l’iter per la realizzazione di un impianto irriguo a servizio delle colture di pregio nel comune di Manzano. Il progetto, già in fase di gara, prevede l’avvio dei lavori tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

-Foto Regione Friuli Venezia Giulia-
(ITALPRESS).

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