TRIESTE (ITALPRESS) – “I dati riguardanti l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico in Friuli Venezia Giulia sono molto confortanti ma continuiamo a lavorare per crescere ancora. Siamo consapevoli che la tecnologia sia fondamentale per erogare servizi più efficienti e tempestivi ai cittadini, garantendo al tempo stesso controlli e livelli di assistenza più costanti. In quest’ottica stiamo portando avanti alcuni progetti sperimentali sul monitoraggio da remoto dei pazienti cronici”. Lo ha affermato oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a margine dell’evento “Innovare il Servizio sanitario nazionale – Tra ecosistema dei dati digitali e fascicolo sanitario elettronico” ospitato dal salone di rappresentanza della Regione. L’iniziativa, realizzata dalla Regione in collaborazione con Unione europea, Ministero della Salute, Italia Domani – Piano nazionale di ripresa e resilienza e Dipartimento per la trasformazione digitale, mette a confronto istituzioni ed esperti del settore.
“La Regione sta investendo con grande convinzione sull’innovazione tecnologica in partnership con Insiel. È fondamentale però – ha sottolineato Fedriga – che i cittadini sappiano fidarsi delle pubbliche amministrazioni. Anche per quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico i dati sono garantiti nel rispetto totale delle norme sulla privacy a differenza di quanto accade invece con molti siti o social utilizzati comunemente. Il nostro obiettivo primario è sempre quello di tutelare le persone, dando loro la miglior assistenza possibile”. Nel suo intervento di saluto il governatore ha inoltre messo in guardia sulle classifiche che mettono a confronto le Regioni su tematiche di carattere sanitario. “Quasi sempre – ha ricordato – queste graduatorie, che trovano grande spazio sui media, sono false perché si basano su dati raccolti in modo disomogeneo. Pertanto, fare strumentalizzazione anche di carattere politico su dati incomparabili e fuorvianti è assolutamente dannoso per i cittadini”.
“Quando si parla di salute – ha aggiunto Fedriga – bisogna operare sempre in modo serio e responsabile. La vera sfida che abbiano davanti deve essere invece quella di riformare in modo profondo i processi per mettere il nostro sistema sanitario nelle condizioni di dare risposte sempre migliori”.
L’assessore alla Salute Riccardo Riccardi ha presentato un quadro puntuale dell’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico in Friuli Venezia Giulia che ha visto un incremento importante da parte della Regione nel periodo 2019-2025. “Siamo stati in grado di attivare il 100% dei Fse in rapporto alla popolazione, mentre il 53% dei fascicoli è stata consultato – ha spiegato Riccardi -. Inoltre, sono stati prodotti oltre 287 milioni di documenti digitali in grado di alimentare questo sistema che presenta già 49,4 milioni di referti di laboratorio e 191 milioni di ricette elettroniche dematerializzate”.
In merito al consenso alla consultazione dei dati contenuti nel Fse, la percentuale in Friuli Venezia Giulia raggiunge l’86%, mentre la media nazionale si ferma al 42%. Inoltre, il 96% dei medici specialisti delle aziende sanitarie è abilitato alla consultazione del Fse, quando la media nazionale è del 72%. “Friuli Venezia Giulia, Veneto e Valle d’Aosta sono le uniche regioni in grado di raggiungere gli obiettivi del secondo quadrimestre 2025 con raggiungimento anticipato degli obiettivi anche per il 2026. In sostanza – ha precisato Riccardi – abbiamo superato tutti gli obiettivi che erano stati posti per il primo quadrimestre 2025 ma anche quelli auspicati per il 2026″. “La nostra regione sta affrontando con grande impegno la sfida della digitalizzazione che significa minori disagi per i cittadini, migliore accessibilità ai servizi e maggiore consapevolezza da parte del professionista sanitario rispetto il paziente che ha davanti. Investiamo sullo sviluppo tecnologico nella consapevolezza che i risultati si vedranno nel tempo. Il nostro obiettivo – ha confermato l’assessore – è quello di garantire equità e appropriatezza nella capacità di risposta ai bisogni di salute delle persone”.
Nel suo intervento l’Amministratore unico di Insiel Diego Antonini ha puntualizzato che il Friuli Venezia Giulia si distingue per essere tra le prime regioni italiane ad aver integrato nel Fse i referti delle strutture private accreditate che hanno aderito al progetto regionale. Ad oggi, sono circa una ventina le realtà private convenzionate che alimentano il Fascicolo dei cittadini, offrendo un quadro sempre più completo e aggiornato della storia clinica individuale.
Tra le evoluzioni su cui Insiel sta lavorando, vi è anche l’implementazione del Taccuino del cittadino. Entro la fine del 2025 sarà attiva una nuova versione che permetterà un migliore caricamento autonomo da parte del cittadino della documentazione sanitaria, contribuendo in modo attivo alla costruzione e all’integrazione del proprio Fse. Insiel non solo garantisce supporto tecnico e accompagnamento digitale a tutti i cittadini del territorio regionale con un numero verde dedicato ma è fortemente coinvolta con un team dedicato allo sviluppo del Fse regionale per rendere disponibile uno strumento e una serie di servizi capaci di connettere cittadini, medici, strutture sanitarie, farmacisti e istituzioni, abilitando un nuovo paradigma di cura, più personalizzato, più efficiente, più vicino alle persone. La società in-house regionale è inoltre impegnata in tutti i progetti sfidanti della Sanità digitale: dalla cartella clinica elettronica alla Digital pathology, dalle Cot alle Case di comunità, alla telemedicina. Oggi, grazie ai fondi del Pnrr e alla visione condivisa con i referenti nazionali e regionali, stiamo affrontando una fase cruciale: l’evoluzione del Fse verso un ecosistema digitale integrato, interoperabile, sicuro e intelligente. Un ecosistema che non solo raccoglie dati, ma li valorizza, li governa e li trasforma in conoscenza.
– foto IPA Agency –
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