Friedman “Trump si dipingerà come martire, tenuta degli Usa a rischio”

ROMA (ITALPRESS) – “Per l’America il rinvio a giudizio di Donald Trump da un lato è uno choc, dall’altro è la prova provata che la democrazia funziona e che nessun americano è al di sopra della legge”, ma “temo che Trump riuscirà a crescere politicamente”, perché “si dipingerà come martire e potrebbe anche diventare il candidato repubblicano alle prossime elezioni”, risultando anche eletto, un fatto che potrebbe portare a “una polarizzazione dell’America e quindi un indebolimento sulla scena internazionale”. E’ l’opinione del giornalista e scrittore Alan Friedman, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. Per Trump, il rinvio a giudizio in relazione al suo presunto ruolo nell’operazione di riciclaggio del denaro versato alla pornostar Stormy Daniels. Secondo Friedman, il rinvio a giudizio per Trump “è il minore dei suoi problemi: qui a New York saranno rivelati nei prossimi giorni oltre 30 capi di accusa, non soltanto per il pagamento in nero alla pornostar, ma anche per una serie di frodi fiscali e finanziarie e diverse altre accuse”.
Il problema “più grave sarà in Georgia, dove secondo me Trump sarà rinviato a giudizio da una giuria popolare per l’ingerenza, il tentativo di cambiare il voto elettorale del 2020. E’ molto più pesante come accusa”, spiega. “Poi a Washington ci sarà un altro rinvio a giudizio, probabilmente per l’accusa di aver aizzato la violenza”, ricorda. “Temo che Trump riuscirà a crescere politicamente grazie a questo rinvio a giudizio, si dipingerà come martire e potrebbe anche diventare il candidato repubblicano alle prossime elezioni. Il vero interrogativo è quello: potrà candidarsi come presidente ed essere eletto nel 2024? Sì. Potrebbe essere un anno pericoloso per la democrazia. Navighiamo in acque non conosciute, sarà un grande test per la democrazia americana nei prossimi mesi, ma temo che ci sarà una polarizzazione dell’America e quindi un indebolimento sulla scena internazionale”, spiega. “Questo creerà incertezza e gli altri Paesi come Cina e Russia esulteranno grazie ai processi di Trump”.
Poi Friedman parla anche della situazione italiana e dei ritardi sul Pnrr. “I 200 miliardi di fondi europei rappresentano la più grande possibilità per l’Italia di alzare il Pil dal piano Marshall” e se saranno “spesi bene porterebbero un’economia e dei servizi più efficienti, ma per avere successo con il Pnrr è necessario” un governo “serio, sobrio e impegnato, con una forte volontà politica di portare avanti tutto, degno di quello di Draghi, che ha lasciato una macchina perfetta” e che aveva immaginato di “portare avanti una serie di riforme che avrebbero aumentato la produttività del Paese e il tasso di crescita”. Invece “il governo Meloni ha cominciato promettendo di riscrivere in Pnrr, già prima del voto del 25 settembre” e ora “ha messo le mani avanti: il ministro Fitto dice che è impossibile spendere questi soldi”, spiega. “Sono stati sprecati sei mesi: il governo Meloni non ha portato avanti le cose, ha smantellato la struttura lasciata da Draghi, spostando gli uffici, facendo confusione. Non mi sembrano tentativi seri di portare avanti un programma importante per il Paese”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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