FIRENZE-(ITALPRESS) – Primo caso in Toscana di suicidio medicalmente assistito dopo l’approvazione a febbraio scorso della legge regionale su tempi e modalità per tale pratica, redatta partendo dalla pdl Liberi subito dell’associazione Coscioni, poi impugnata dal governo.
A darne notizia la stessa associazione Coscioni che spiega: “Il 17 maggio, in provincia di Siena, Daniele Pieroni, scrittore, ha potuto scegliere con lucidità e serenità di porre fine alla propria vita grazie alla sentenza 242/19 della Consulta e alla legge toscana. L’uomo, sessantenne, era affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson e, per una grave disfagia, era costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno”.
LE PAROLE DI GIANI
“E’ la dimostrazione di quanto sia vano il tentativo di dichiararla incostituzionale, di quanto la Regione abbia momentaneamente colmato un vuoto, che non abbiamo la presunzione di riempire per sempre: è opportuno che una norma nazionale possa dar corso a un adattamento in termini di legge di quanto la Corte Costituzionale ha affermato sul piano dei
principi”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un suo commento in merito al primo caso di suicidio medicalmente assistito avvenuto in Toscana dopo l’approvazione di una legge in merito, avvenuta in Consiglio regionale toscano, su modalità e temi di accesso a tale pratica.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).