Expo2030, consegnato il dossier sulla candidatura di Roma al Bie

Roberto Gualtieri during the presentation of the Rock in Roma event, at the Sala della Protomoteca in Campidoglio, 3th May, Rome Italy. (Rome - 2022-05-03, Domenico Cippitelli / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Il Comitato promotore Expo Roma 2030 ha consegnato a Parigi al Segretario Generale del BIE (Bureau International des Expositions) Dimitri Kerkentzes il dossier di candidatura di Roma per l’Expo del 2030. A presentare il documento, il Presidente del Comitato, Giampiero Massolo, in rappresentanza del Governo, il Sottosegretario del Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Manlio Di Stefano e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Il volume di 618 pagine contiene il progetto dettagliato per concorrere assieme ad altre 3 città (Busan, Odessa e Riyadh) ed è stato redatto da un team di professori e professionisti internazionali quali Ian Philion, Richard Burdett, Carlo Ratti, Italo Rota, Michele Costabile, Christian Iaione e Alessandro Mancini, solo per citarne alcuni, che hanno collaborato con le Università romane e le Istituzioni locali e nazionali, sotto la guida dell’arch. Matteo Gatto già Chief architect e Direttore della Visitor experience di Expo Milano 2015.
Il voto finale dei 170 membri del BIE è atteso per novembre 2023.
Il volume è diviso in 21 capitoli, 14 obbligatori e 7 aggiuntivi, e si può riassumere in cinque parti fondamentali (le regole del Bie non permettono che il dossier venga ancora reso noto nella sua interezza):
1. Il commitment esteso delle istituzioni a voler ospitare l’Expo e il sostegno della società civile;
2. Lo sviluppo del tema scelto per l’Esposizione: ‘Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazionè approfondendone il valore universale e la sua centralità nel dibattito contemporaneo;
3. Una terza sezione è dedicata alla città di Roma e alla sua regione, luogo ideale per Expo 2030, per la sua unicità storica e culturale, la sua posizione di crocevia tra tre continenti e per essere uno snodo cruciale del multilateralismo e della cooperazione internazionale: sede di 337 ong e 420 ambasciate che la rendono capitale mondiale della solidarietà e della diplomazia. In questa sezione sono illustrate le capacità ricettive e i progetti che verranno messi in atto per ospitare i partecipanti e i visitatori.
4. Una quarta sezione rappresenta il cuore del dossier, ovvero il progetto fisico che si estende su tutta la città fino al sito espositivo di Tor Vergata, ne illustra i padiglioni tematici e le modalità di partecipazione previste per i paesi, un progetto che si dipanerà per la città intera in un dialogo costante tra l’Expo e il suo territorio. In questa sezione viene dettagliatamente illustrato il piano di fattibilità economica finanziaria di tutto l’evento.
5. L’ultima parte del volume è legata al fondamentale passaggio del post Expo e a tutti gli aspetti di sicurezza e organizzativi che la Capitale può e deve introdurre in vista di Expo.
I padiglioni nazionali e tematici di Expo e la rinascita delle ‘Velè
Una manifestazione tangibile del tema di Expo 2030 Roma saranno i Padiglioni Tematici permanenti presentati nel capitolo 5 del dossier. Ognuno di essi celebrerà a suo modo un aspetto di Persone e Territori. Questi Padiglioni non popoleranno solo il sito espositivo di Tor Vergata, ma funzioneranno anche da collegamento tra l’Expo e la Città di Roma.
In tal senso, il Padiglione Teaser di Expo ai Fori Imperiali fungerà da portale per Expo 2030 Roma, compiendo un atto di rigenerazione urbana in pieno centro cittadino; il Padiglione Ecosistema 0.0 avrà una funzione espositiva e al contempo sistemica, rendendo possibile il funzionamento dell’ecosistema dell’evento; il Padiglione Pale Blue Dot esplorerà la natura del nostro ‘piccolo mondò circoscritto e le forme tangibili e sostenibili del nostro vivere insieme nel nostro presente immediato; il Padiglione All together/Alt together, posto presso le Vele di Calatrava, sarà composto da due grandi arene che raccoglieranno i sogni e le future aspirazioni di 8 miliardi di persone, mettendole a confronto su possibili scenari e soluzioni; il Padiglione Roomscape – 100 stanze per 10,000 anni di storia – racconterà la storia dell’umanità e dell’interazione fra Persone e Territori attraverso una sequenza di stanze, nei pressi dei ritrovamenti.
Expo 2030 Roma sarà un’Expo che uscirà dai confini del proprio sito e non sarà limitata nel tempo e nello spazio, ma sarà costruita Together/Insieme alle Persone. Si prevede la connessione emozionale del sito con il centro storico della città attraverso il Padiglione Teaser ai Fori Imperiali, dal quale partirà un percorso verde esperienziale che attraverserà il Parco dell’Appia Antica fino al sito di Tor Vergata.
I Padiglioni espositivi sono il centro ed il cuore pulsante del masterplan e sono costituiti dai Padiglioni Nazionali, dai Padiglioni Tematici e dai Padiglioni Non Ufficiali dedicati a Organizzazioni internazionali ed aziende partner. I lotti appositamente pensati per questi Padiglioni sono stati progettati in modo da garantire ai partecipanti la massima libertà di disegno. La strategia alla base della costruzione dei Padiglioni è basata sul principio di circolarità, per garantire la sostenibilità generale dell’evento, progettando l’Expo ed il Post-Expo contemporaneamente, con la possibilità di lasciare il proprio contributo anche per gli anni futuri.
Tra i progetti più significativi presenti nel dossier c’è la strategia energetica che sarà introdotta per Expo e il suo post, offrendo un’opportunità di decarbonizzazione al contesto di Tor Vergata ed al quadrante Sud-Est della Capitale. Sarà creato il grande Parco Solare Expo con una superficie fotovoltaica di circa 150.000 mq ed una capacità produttiva di picco di circa 36 MWp.
‘L’elaborazione del dossier di candidatura è la prima grande legacy che Expo lascia a Roma nel viaggio verso il 2030. E’ stato un esercizio collettivo di tutto il sistema paese che ha contribuito a scrivere un progetto unico, per realizzare una rigenerazione inclusiva che abbia un impatto immediato e che duri nel tempo – ha dichiarato il Presidente del Comitato Giampiero Massolo -. Voglio ringraziare pubblicamente tutte le Istituzioni, le Associazioni di categoria, gli attori della società civile che hanno collaborato con noi alla sua stesura. I numeri ci dicono che sette italiani su dieci vogliono l’Expo a Roma, ma ora il nostro obiettivo, è quello di guadagnare il consenso della comunità internazionale. I prossimi step che ci attendono sono a novembre, dove l’Assemblea Generale entrerà maggiormente nel vivo dei progetti illustrati nel dossier, a cui farà seguito la visita ispettiva del Bie a Roma tra febbraio e marzò.
‘Oggi è un giorno importantissimo per la nostra città – ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri – abbiamo consegnato un progetto molto dettagliato che non credo possa avere rivali dal punto di vista della qualità e della visione. Expo 2030 è una straordinaria occasione di crescita per tutto il Paese e Roma, come dimostra il nostro dossier, è la città ideale per legare passato e futuro, storia e innovazione e offrire una nuova visione ispirata ai valori di pace, giustizia, e sostenibilità. In questo quadro la nostra candidatura si presenta come unica perchè Roma è una delle capitali più belle e conosciute del mondo ed è perfettamente in grado di ospitare le decine di milioni di turisti previsti per questo grandissimo evento planetario che cadrà proprio nell’anno della scadenza degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra i progetti maggiormente a cuore e presenti nel dossier c’è infatti proprio la strategia energetica che introdurremmo nell’area di Tor Vergata per l’Expo ed il post-Expo oltre ad un coinvolgimento diffuso complessivo di tutta la capitale, a partire dal collegamento che realizzeremo tra i Fori Imperiali e lo spazio che ospiterà i Padiglionì.
‘Alla Farnesina abbiamo ben chiara l’importanza della candidatura di Roma ad ospitare EXPO 2030. – ha dichiarato il Sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano – Per questo abbiamo mobilitato tutta la rete diplomatico-consolare per sostenere Comune e Comitato Promotore in una campagna entusiasmante e complessa. Il nostro sforzo è massimo nell’esplorare nuove partnership e valorizzare quelle tradizionali, allo scopo non solo di guadagnare il sostegno dei 170 Paesi in questa campagna così fortemente competitiva, ma anche di affermare l’italianità nel mondo. Roma EXPO 2030 rappresenterà una grande occasione tanto per l’Italia quanto per l’intera comunità internazionale: un grande laboratorio dedicato all’ideazione di nuove strategie di sviluppo che garantiscano un futuro più sicuro, sostenibile ed equo per le nuove generazioni. In questo contesto, fondamentale sarà il ruolo svolto dal ‘Sistema Romà, oggi presente qui a Parigi e che intendiamo continuare a valorizzare nell’ambito di una ‘diplomazia delle città’ nella quale – con i suoi tremila anni di storia ed il suo continuo sguardo al futuro – la nostra capitale non può che essere capofila di una rete globalè.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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