Expo 2020, a Dubai il “Regional Day” dell’Emilia-Romagna

STEFANO BONACCINI POLITICO

BOLOGNA (ITALPRESS) – Superare la crisi post pandemia e costruire, da subito, e un futuro più equo e sostenibile e nuove opportunità attraverso la ricerca, l’innovazione, la conoscenza. E spingendo su nuove collaborazioni internazionali. E’ la sfida di una scienza al servizio dell’uomo e della comunità quella lanciata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che – in video collegamento – ha aperto i lavori di “La Data Valley incontra Expo”, l’evento al centro del Regional Day dell’Emilia-Romagna al Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. Un’occasione unica per presentare nell’attuale, massima vetrina internazionale l’Emilia-Romagna Data Valley, raccontata da Stefano Accorsi, insieme al Tecnopolo di Bologna, in un video di quattro minuti presentato oggi a Expo (lo si può vedere nei profili social e nel canale YouTube della Regione https://bit.ly/31ZBKbu). Oltre a due progetti, illustrati da Bonaccini, per rafforzare ancora il posizionamento internazionale dell’Emilia-Romagna sul versante della transizione digitale.
Il primo relativo alla nascita al Tecnopolo di Bologna di una Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale. Il secondo riguarda un accordo internazionale di collaborazione tra la Fondazione Big data (IFAB) e la Dubai Future Foundation. Promossa dalla Regione, IFAB è presieduta da Francesco Ubertini e riunisce le quattro Università emiliano-romagnole e i principali enti e centri di ricerca nazionali. Troverà anch’essa sede al Tecnopolo bolognese e nel proprio International Scientific Board annovera studiosi ed esperti di livello mondiale.
“La scienza al servizio dell’uomo, insieme alla transizione digitale e alle nuove tecnologie, le cui applicazioni devono servire a migliorare la vita delle persone, dalla sanità alla tutela dell’ambiente, dal lavoro a processi produttivi sostenibili. Vogliamo progettare l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni e dare il nostro contributo al cambiamento del Paese- afferma Bonaccini-, e siamo nelle condizioni di farlo grazie agli investimenti di questi anni, e di quelli che faremo, sull’Emilia-Romagna Data Valley, piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale. Un ecosistema regionale che comprende le reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli e che ha il suo cuore nel Tecnopolo di Bologna, il più grande investimento nella New Data Economy del valore complessivo di 1 miliardo di euro grazie a risorse della Commissione europea, del Governo italiano e della Regione. Una vera e propria cittadella europea della scienza che diventerà la casa dei più importanti enti scientifici e centri di ricerca nazionali, dall’INFN all’Agenzia Italia Meteo, in grado di esprimere, grazie a infrastrutture come il Data center del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, l’80% della capacità di calcolo italiana e il 25% di quella europea, posizionano l’Emilia-Romagna al quinto posto a livello mondiale”.
“In questi anni come Regione abbiamo investito molto sulla conoscenza per far crescere la nostra economia, le nostre comunità, le nostre reti di protezione sociale e il welfare. E’ un impegno che oggi più che mai sentiamo di dover rilanciare, cogliendo le opportunità offerte dalla prima Esposizione universale che si tiene in un Paese arabo. Certi che la transizione ecologica e quella digitale possano essere una straordinaria opportunità- chiude Bonaccini-, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, condiviso con tutte le parti sociali e l’intera società regionale”.
La Regione sta lavorando ad una proposta, che ha già trovato l’interesse dell’Unesco, per far nascere al Tecnopolo di Bologna la sede dell’Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale. Progetto già presentato al Governo – al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in occasione delle loro visite al Tecnopolo di Bologna -, e sul quale è avviata la collaborazione con l’Esecutivo nazionale.
La possibile collaborazione tra Fondazione Big Data e Dubai Future Foundation – ha ricordato Bonaccini – è già stato al centro degli incontri avuti nel corso della prima missione della Regione a Dubai nel mese di dicembre con Khalfan Belhoul, amministratore delegato della Dubai Future Foundation, e Ahmed Al Falasi, amministratore delegato del Dubai Department of Economy and Tourism. E potrebbe tradursi in un lavoro comune sui temi del cambiamento climatico, delle scienze della vita, dei big data e dell’intelligenza artificiale, dei tempi di vita e dell’organizzazione delle città e degli spazi urbani in un’ottica di sostenibilità.
(ITALPRESS).

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