Elezioni Toscana, Tomasi “Sempre partito in svantaggio ma possiamo vincere”

FIRENZE (ITALPRESS) – La Regione Toscana è contendibile al candidato del centrosinistra, l’attuale governatore Eugenio Giani. Ne è convinto il candidato ufficializzato ieri dal centrodestra, il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.

“Assolutamente sì, lo dico per la mia storia, sono sempre partito in svantaggio e con l’aiuto di tanti amici e amiche abbiamo avuto dei grandi risultati – dice Tomasi ai microfoni di Radio Toscana – . È contendibile, possiamo vincere, chiedo a tutti quelli che vogliono cambiare, non solo i nostri elettori, ma anche a tanti amici, anche di centrosinistra, che vogliono cambiare la sanità, che vogliono tenere aperti gli ospedali, che vogliono vedere diminuire l’Irpef, che vogliono una regione che va alla velocità che gli spetta, di andare a votare e darci una mano per cambiare. Io credo che l’alternanza faccia sempre bene, metta in moto sempre cose positive”.

“La campagna elettorale non si fa l’ultimo mese e ho voluto conoscere la Toscana da Grosseto fino a Massa, andando nelle nostre aree interne, incontrando i comitati, gli uomini e le donne della sanità. E’ un mio modo di lavorare, voglio conoscere, approfondire le cose dal basso con le persone per costruire un programma elettorale, quindi non mi tiro indietro e la faccio così la campagna elettorale” ha concluso Tomasi.

“Il disegno della sanità felice che ci fanno attraverso i proclami non esiste, tanti operatori medici, infermieri, Oss lavorano in un clima che non mi piace, ci sono spreco di risorse enormi che possono essere trasformate invece in in servizi, riduzione delle liste d’attesa, nella prevenzione, nell’aiutare le persone a rimanere in salute, a migliorare gli ospedali”, prosegue il candidato del centrosinistra.

“Girando per le aziende ho saputo che esse trovano spesso nella regione un nemico-ha aggiunto Tomasi-, un nemico di burocrazia con centinaia di pagine per prendere poche migliaia di euro di bando, un nemico urbanistico perché quando vogliono ampliarsi magari non c’è modo, o passano anni, o vogliono insediare un nuovo insediamento, o quando devono pagare la tassa dei rifiuti che aumenta ogni anno e non c’è un ciclo della chiusura dei rifiuti, che casca sulle famiglie e sulle aziende”.

– Foto profilo Facebook Alessandro Tomasi –

(ITALPRESS)

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