E.ROMAGNA: BONACCINI IN VISITA AD APPENNINO FORLIVESE

La Regione Emilia-Romagna rilancia il proprio impegno a favore dei cittadini che stanno subendo le conseguenze della chiusura del viadotto Puleto sulla E45 e nei prossimi giorni invierà al Governo la richiesta di convocare un tavolo con le tre Regioni interessate – oltre all’Emilia-Romagna anche Toscana e Umbria –  i Comuni e le parti sociali. L’annuncio è stato dato a San Piero in Bagno dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini in occasione di un incontro con sindaci, aziende e sindacati convocato proprio per fare il punto sulle iniziative future, dopo il no del Governo a riconoscere lo stato di emergenza nazionale e il mancato stanziamento dei previsti 8 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali. Al momento, le uniche risorse arrivate sul territorio restano i 500mila euro già stanziati dalla Giunta regionale per gli indennizzi a quanti – studenti, imprenditori e lavoratori – hanno dovuto fare i conti con maggiori spese o minori introiti per la chiusura della strada. Il relativo bando è stato pubblicato l’11 aprile da parte delle Unioni dei Comuni Valle del Savio e Romagna Forlivese d’intesa con la Regione e per le domande c’è tempo fino al 13 maggio. Non solo: la Regione ha deciso di estendere lo sconto sull’Irap (fino al 50%) a favore delle imprese dei Comuni montani anche a quelle dei Comuni colpiti dall’emergenza: si applicherà a tutte le aziende danneggiate dalla chiusura della E45, che potranno godere automaticamente del beneficio sull’imposta del 2018. L’incontro sulla E45 è stato uno degli appuntamenti della visita nell’Appennino forlivese e cesenate compiuta oggi del presidente della Regione Stefano Bonaccini  insieme al sottosegretario alla Presidenza, nuova tappa di un tour nei territori montani che nelle scorse settimane ha toccato le province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza oltre a Bologna. Un’occasione di confronto con cittadini e istituzioni per rilanciare lo sviluppo di questi territori che devono fare i conti con i rischi di abbandono e spopolamento. Ambiente, viabilità, servizi, ma anche le opportunità legate alle agevolazioni fiscali varate con il Bilancio 2019-2021 approvato dalla Regione, alcuni dei temi al centro degli incontri a Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna, San Piero in Bagno, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Portico.  E proprio la riduzione dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano nei Comuni montani, oltre all’azzeramento per tre anni per quelli di nuova costituzione e le startup, è stata illustrata nel corso dell’incontro con le categorie economiche che si è tenuto a Portico in conclusione della giornata. Un provvedimento interamente coperto da risorse regionali, 36 milioni in tre anni, che guarda proprio alle difficoltà di chi fa impresa in montagna, svolgendo peraltro un ruolo fondamentale di presidio del territorio, a beneficio dell’intera comunità regionale. Il rilancio degli investimenti nei territori Appenninici passa anche dal turismo. Entro l’estate uscirà il bando che stanzia 25 milioni di euro – su tutto il territorio regionale – per la riqualificazione delle strutture ricettive e turistico-ricreative e la costituzione di un fondo di garanzia. I contributi a fondo perduto potranno arrivare fino a un massimo del 20% del costo del progetto, elevabile al 25% per gli operatori delle zone montane.  Uno straordinario concentrato di biodiversità, bellezze naturalistiche e paesaggistiche, che nel 2017 ha ottenuto il riconoscimento Unesco per le Foreste vetuste di faggio (tra le più antiche in Europa) e la Riserva integrale di Sasso Frattino. Ma, anche, un importante strumento di valorizzazione sul piano economico del territorio. E’ il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che dalla fine del 2018 è privo del direttore e dal luglio scorso anche del presidente. Una nomina in capo al ministero dell’Ambiente che Emilia-Romagna e Toscana hanno sollecitato, proponendo la riconferma del presidente uscente, senza però ottenere alcun riscontro. E proprio i temi legati alla gestione dell’area protetta sono stati al centro di un incontro – a Santa Sofia – con i sindaci dei comuni del Parco e delle Vallate del Ronco-Rabbi, imprenditori e associazioni di categoria. Tra i progetti che puntano a sostenere le opportunità turistiche legate al Parco, Vias animae finanziato dalla Regione con oltre 1,8 milioni di euro (fondi Por Fesr) su un costo totale di 3,3 milioni. Gli interventi, in corso di realizzazione, si concentrano sull’ampia trama di sentieri che si snoda tra il centro abitato di Bagno di Romagnae quello diPremilcuore, passando per Santa Sofia. Previsti anche alcuni interventi strutturali nei centri abitati, tra cui a Bagno di Romagna la riqualificazione dei giardini pubblici del Centro termale, oltre alla rigenerazione della Piazza di Palazzo del Capitano e alla realizzazione di un percorso ciclopedonale per collegare il centro storico alla Fonte del Chiardovo.  Si farà la Casa della Salute di Santa Sofia. Grazie a economie sui precedenti interventi programmati, la Regione finanzierà la realizzazione della struttura: è di 500mila euro lo stanziamento nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale (interventi per le strutture sociosanitarie nelle aree montane) che permetterà di coprire le spese di ristrutturazione dell’ex casa di riposo. La nuova struttura pubblica offrirà alla popolazione servizi qualificati e comodi da raggiungere.  Il progetto prevede in particolare la realizzazione di un polo unico per i medici di base; l’assistenza anziani; l’attività di assistenza sociale area famiglie, adulti, minori e disabili; lo sportello sociale per persone in difficoltà, l’Informagiovani. Verrà anche realizzato un emporio solidale in collaborazione con associazioni di volontariato e cooperative sociali per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari e vestiario a favore di famiglie in difficoltà.Primo appuntamento della giornata, la visita alla scuola secondaria di primo grado “Zappi” a Mercato Saraceno, dove sono in corso gli interventi di adeguamento sismico e riqualificazione energetica sostenuti dalla Regione con uno stanziamento pari a oltre 800mila euro  su un costo complessivo di 1,7 milioni di euro.   L’intervento rientra in un più generale impegno della Regione per la riqualificazione degli edifici scolastici, che da inizio legislatura ha permesso di realizzare quasi 900 interventi su tutto il territorio regionale con un investimento di 350 milioni di euro. Proprio a Mercato Saraceno partirà a maggio l’intervento di messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola primaria “Ricchi”, anche questo sostenuto da un finanziamento di oltre 800mila euro su un costo di 1,8 milioni. Tra gli interventi che interessano l’Appennino forlivese-cesenate anche quelli nella palestra presso la sede distaccata del Liceo scientifico “Righi” a Bagno di Romagna (560mila euro su oltre 800mila) e sempre a Bagno il progetto per la realizzazione della nuova scuola “Valgimigli” (oltre 2,8 milioni su un importo di 4,2 milioni). Tre, infine, gli interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale finanziati a Sarsina, alle scuole “Plauto”, “Giovanni XXIII” (nell’abitato di Ranchio)e “Giovanni Paolo II”. 

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