Dantedì, Ammirati “Omaggio Rai Teche al sommo poeta”

“Il Dantedi’ è stato istituito dal Mibact, anticipando quella che sarà l’anno prossimo la celebrazione vera e propria del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna nel 1321. Specialmente in questo momento possiamo dire che Dante non è solo il padre della letteratura italiana e colui che ha fondato la lingua sulla quale tutti noi poggiamo i nostri piedi, ma è soprattutto il simbolo della libertà e anche della forza”. Maria Pia Ammirati, scrittrice, giornalista, dirigente, una vita alla RAI dove dal 2014 dirige Rai Teche, illustra la programmazione del Dantedi’ a cura di Rai Teche. Di recente è stata nominata presidente dell’Istituto Luce Cinecittà.
“Rai Teche – spiega – possiede il patrimonio di tutti gli italiani che è la registrazione di letteratura, di cultura, di musica, di teatro, di danza e contiene anche le letture dantesche dei tanti grandissimi attori che l’Italia ha avuto. Siamo partiti da quello che abbiamo. Non c’è bisogno di inventarsi altro, basta cercare nel proprio scantinato, che in realtà è un pozzo senza fondo. Bisogna partire da quello che si ha e lavorare con quello che si ha”.
Tra le letture dantesche che saranno proposte: “Due nomi per tutti, Vittorio Gassman e Roberto Benigni, ma non possiamo dimenticare uno dei più grandi conoscitori della Divina Commedia, Vittorio Sermonti. Abbiamo ripreso e digitalizzato le letture dantesche di Sermonti, Gassman, Carmelo Bene, Benigni, abbiamo cercato le letture delle attrici e abbiamo trovato Licia Maglietta, abbiamo trovato una bella e suggestiva lettura di Samantha Cristoforetti”.
“E’ una cosa nuova – aggiunge- è la prima volta che la RAI adotta questo metodo. Abbiamo deciso di mandare, attraverso dei “blitz”, delle vere e proprie “incursioni dantesche”, delle pillole che abbiamo rilavorato, pillole di circa 30/40 secondi che hanno lo scopo di attrarre l’attenzione di tutti, abbiamo frantumato la meraviglia che sono le terzine dei vari canti. Queste pillole verranno mandate per la prima volta su tutte le reti, generaliste e tematiche, a sorpresa, senza annunciarle, con uno spirito libero. Sentiremo la voce di Carmelo Bene, vedremo la sua mimica istrionica, riconosceremo tutti i grandi che sono scesi nell’incanto della Commedia. La RAI vivrà domani, il 25 marzo, che è la giornata di Dante, il Dantedì, questa esplosione di frammenti di voci, di terzine , di rime dantesche.
L’intento è portare l’attenzione sul sommo poeta, coinvolgendolo, facendo in modo che anche lui si diverta con noi”.
Ammirati spiega che “le pillole verranno poi montate in una striscia unica su Raiplay. Ma non è tutto: a cominciare da domani ogni giorno Rai Teche metterà a disposizione un canto dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, quindi tutte e tre le cantiche e tutti i canti per cento giorni.
Ogni giorno apriremo Raiplay e troveremo un canto letto da Vittorio Sermonti.
Noi attiriamo l’attenzione attraverso i blitz ma non lasciamo che la cosa finisca qui: Dante lo potrete ascoltare e vedere tutto.
Dante è il più amato dei nostri poeti, anche dai ragazzi. Bisogna chiedersi perché. Questo è un modo per stare vicini alla scuola, che in questo momento ne ha particolarmente bisogno, per dare a tutti indistintamente la Bellezza”.
Per Ammirati “lo spostamento dal lineare (guardare la televisione in diretta) al non lineare (scegliere quel che vogliamo vedere su RAIPLAY) dà a tutti la possibilità di muoversi anche con una certa velocità, mentre le reti hanno tempi diversi. Con i tanti materiali digitalizzati possiamo permettere agli utenti, ai tanti telespettatori affezionati alla RAI, anche ai più giovani, di fruire del prodotto televisivo con assoluta libertà. Il discorso vale anche per i giovani, che possono scegliere liberamente su quale mezzo seguire questi prodotti”.
La televisione “è il mezzo che più viene sollecitato dalla tecnologia e dalle condizioni contemporanee a cambiare.
In questo caso siamo tutti coinvolti in un cambiamento radicale di tutte le nostre abitudini”. Con l’emergenza coronavirus “cambieranno abitudini, necessità, esigenze, desideri, bisogni. La la RAI dovrà seguire e intercettare le novità. Dovrà anche farsi carico di intercettare il nuovo e progettare il futuro, la nuova cultura che verrà, i nuovi linguaggi, nuove condizioni di patto tra Televisione e telespettatori”. Ammirati ritiene “molto importante che ci siano delle discussioni sulla cultura in tv.
In questa fase molti stanno rivedendo le proprie abitudini e chiedono qualcosa di più fondato, qualcosa che abbia più senso nella vita. E cosa ha più senso nella vita della cultura?
La cultura è l’unica arma di difesa che abbiamo da tutto quello che succede. La cultura ci permette di vincere guerre impossibili, perché la cultura è intelligenza e conoscenza, conoscenza di quello che hanno fatto gli altri prima di noi”.
Oltre al Dantedi’ “abbiamo moltissimi progetti. Purtroppo dobbiamo rivederli in base all’attuale contingenza. Rai Teche doveva essere quest’anno a Cannes, che slitterà. Inoltre ha in preparazione una straordinaria mostra sugli sceneggiati a Roma e Milano inizialmente prevista per maggio. Dobbiamo avere la pazienza di riprogrammare gli eventi e non abbandonare nulla”.
(ITALPRESS).

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