Dal nuoto all’arco, a Tokyo ecco altre 7 medaglie per l’Italia

.Tokyo (JPN) 30 agosto 2021Paralimpiadi Tokyo 2020Nuoto - GILLI Carlottafoto di Augusto Bizzi / Cip

TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Sette meraviglie azzurre permettono all’Italia di salire a quota 34 medaglie e issarsi all’ottavo posto del medagliere della Paralimpiade di Tokyo con 10 ori, 11 argenti e 13 bronzi. La marea azzurra non accenna a fermarsi. Arrivano altri tre podi dalle corsie del Tokyo Aquatics Centre grazie agli ori di Arjola Trimi nei 100 stile libero S3 e di Carlotta Gilli (foto Bizzi/CIP) nei 200 misti SM13 (con record del mondo) e all’argento della 4×100 maschile (primato europeo). Ad aprire le danze è stata la tenace Trimi. Dopo il successo di ieri, un oro nei 50 dorso e l’ennesimo problema alla spalla, la rossa fiammante della Polha Varese torna in acqua e nuota la finale dei 100 stile libero S3 che comanda dalla prima all’ultima bracciata. Secondo oro, questa volta condito da record del mondo anche per l’inarrestabile Carlotta Gilli, padrona dei 200 misti SM13 (2’21″44): per la moncalierese della Rari Nantes Torino e delle Fiamme Oro si tratta della quinta medaglia in questi Giochi (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Argento e record europeo (3’45″89) per Simone Barlaam, Stefano Raimondi, Simone Ciulli e Antonio Fantin nella 4×100 stile libero. Riavvolgendo il nastro di una giornata travolgente, nella mattinata giapponese Maria Andrea Virgilio aveva centrato un bronzo nel compound open sotto il sole cocente allo Yumenoshima Park, battendo la russa Stepanida Artakhinova nella finale per il terzo posto col punteggio di 142-139. Decisive le ultime frecce perfette dell’azzurra: 10, 10, 10. Si tratta della prima medaglia per il tiro con l’arco paralimpico a Tokyo dopo le due conquistate all’Olimpiade da Lucilla Boari e Mauro Nespoli. Nel tiro a segno, Andrea Liverani bagna invece nel migliore dei modi il suo esordio a una Paralimpiade e ottiene la medaglia di bronzo nel misto carabina 10m standing SH2 mentre a completare un’altra giornata travolgente per lo tsunami paralimpico, come lo definisce il numero uno del Cip Luca Pancalli, sono stati i due bronzi centrati dalla stoica Sara Morganti, al secondo bronzo in questa Paralimpiade nel paradressage grado I (oggi nel freestyle test dopo quello di venerdì nell’individual test), e da Oney Tapia, al secondo podio paralimpico in carriera nei lanci F11: dopo l’argento nel disco di Rio 2016, è arrivato il bronzo a Tokyo nel getto del peso grazie alla misura di 13,60 metri.
(ITALPRESS).

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