ARRESTATO LATITANTE, MINACCIÒ TROUPE RAI

I Carabinieri del Gruppo di Locri, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Calabria”, hanno arrestato il latitante Antonio Callipari, 25 anni, ricercato con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria dal settembre del 2017, sfuggito all’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano all’esito dell’indagine  denominata Ignoto 23 finalizzata alla disarticolazione di una vasta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti ed altri reati.

Il latitante, considerato promotore delle attività illecite dell’organizzazione, coordinava gli approvvigionamenti di cocaina e altre sostanze stupefacenti dalla Calabria alla Lombardia, mediante l’utilizzo di apposite auto con doppio fondo in grado di movimentare fino a 50 kg di cocaina alla settimana. Nell’ambito delle indagini sono stati inoltre documentati numerosi viaggi sull’asse Milano-San Luca che consentivano il rientro alla “base” di ingenti capitali provento dei traffici illeciti. Proprio a seguito dell’arresto, la perquisizione svolta presso il domicilio del latitante a San Luca ha consentito di confermarne le elevate disponibilità economiche con il rinvenimento e contestuale sequestro di circa 80.000 euro in  contante. 

Callipari, dal marzo del 2018, è stato colpito da un altro provvedimento cautelare, stavolta emesso dal Tribunale di Locri, sulla base del quale dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata e tentata rapina commessi in concorso con altre persone nel maggio dell’anno precedente, in danno di una troupe di Rai3 che si trovava a San Luca per delle riprese. “Non tornate più a San Luca se no siete morti”, aveva intimato Callipari ai tre malcapitati reporter dopo aver tentato di rapinare loro un cellulare e dopo numerose altre minacce per indurli a spegnere le telecamere e cancellare i filmati. La troupe, tuttavia, quel giorno riuscì a fuggire indenne e a mandare in onda tutti i filmati nella puntata di ‘Presadiretta’ del 25 settembre 2017, consentendo così l’avvio delle indagini da parte della Stazione Carabinieri di San Luca. Un tentativo di fuga dal retro dell’abitazione in cui si nascondeva, è stato l’ultimo atto di una latitanza durata oltre un anno, durante la quale per i suoi spostamenti l’uomo utilizzava documenti contraffatti. Callipari è stato trasferito presso il carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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