Covid, De Luca “Campania in zona bianca dal 21 giugno”

NAPOLI (ITALPRESS) – “Credo che dopo il 21 saremo in zona bianca. Non voglio commentare già la zona bianca, lasciamo perdere perchè mi fa male il fegato. Ieri però abbiamo avuto il livello più basso di positivi (209 da bollettino), se Dio vuole continueremo a scendere”. Così il Presidente della Campania Vincenzo De Luca nel corso del consueto appuntamento social del venerdì pomeriggio per fare il punto sull’emergenza Covid.
“L’Italia è l’unico paese al mondo in cui gestione del piano anti Covid non è affidato direttamente al Ministero della Salute ma a una struttura commissariale. Si è scelta la strada di una separazione dal ministero: questo modello organizzativo si sta rivelando contraddittorio e improduttivo” continua De Luca. “Nella gestione dell’emergenza ci sono due aspetti da tenere in considerazione – spiega il governatore -: quello organizzativo e logistico, la distribuzione dei vaccini, che non richiede premi Nobel per essere portata a conclusione. Poi c’è la parte medico scientifica che deve garantire la certezza sanitaria sull’uso dei vaccini. In tutti i paesi queste due funzioni fanno capo al Ministero della Salute tranne che in Italia. In queste ore sta emergendo l’inadeguatezza e la contraddittorietà di questa organizzazione. Stiamo vivendo una vicenda francamente sconcertante rispetto alla questione AstraZeneca. Il governo nazionale doveva garantire all’Italia la produzione autonoma di vaccini e un’informazione scientifica semplice, univoca e affidabile. Non ha fatto nè l’una nè l’altra cosa. Dal punto di vista comunicativo – chiosa De Luca – siamo davanti a un vero e proprio disastro”.
Stiamo vivendo una vicenda francamente sconcertante rispetto alla questione AstraZeneca. Il governo nazionale doveva garantire all’Italia la produzione autonoma di vaccini e un’informazione scientifica semplice, univoca e affidabile. Non ha fatto nè l’una nè l’altra cosa. Dal punto di vista comunicativo – chiosa De Luca – siamo davanti a un vero e proprio disastro”.
Tornando sul discorso AstraZeneca poi il Presidente della Campania si sfoga: “Non so a chi porre questo quesito – afferma -: chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose con Astrazeneca, cosa deve fare per il richiamo? A chi devo chiederlo? A un generale dell’esercito o a un medico, che risponde sul piano medico-scientifico. Questo era il compito principale dello Stato che non è stato rispettato”.
(ITALPRESS).

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