Coronavirus, tre maltesi in quarantena ma nessun positivo

A Malta non è stato ancora registrato alcun caso di coronavirus Covi-19, ma tre persone sono state messe in quarantena come misura precauzionale e sono seguite dalle autorità di sanità pubblica. È stato confermato dal vice primo ministro e ministro della Sanità di Malta Chris Fearne. I tre cittadini sono stati messi in quarantena al loro arrivo a Malta dopo essere stati su una nave da crociera dove i passeggeri hanno confermato di aver contratto il coronavirus. I maltesi erano a bordo la nave da crociera MS Westerndam a cui fu rifiutato il porto da cinque paesi diversi in 11 giorni fino a quando la nave ha ricevuto l’autorizzazione dal governo della Cambogia il 13 febbraio. Nel frattempo è stato istituito un centro nazionale a Luqa, vicino all’aeroporto internazionle, per le persone che arrivano a Malta da paesi che sono considerati pericolosi per la diffusione del virus COVID-19.

Queste persone vengono esaminate, con i risultati del test forniti entro due ore. Lo screening dei passeggeri provenienti da aree ad alto rischio è disponibile anche presso il terminal delle navi da crociera a La Valletta. Un’unità di isolamento con 12 letti è stata istituita in una zona fuori dall’ospedale generale Mater Dei e il numero di letti nell’unità di isolamento dell’ospedale è stato aumentato. Tuttavia, il ministro della Salute ha dichiarato che il coronavirus potrebbe colpire Malta, ma ha aggiunto che il paese è ben preparato per ogni evenienza. “Malta non è immune al virus poiché facciamo parte del mondo e non siamo diversi dagli altri paesi. Non posso dire se il virus ci colpirà stanotte o cosa accadrà domani o il mese prossimo. Malta fa parte del mondo e sì, esiste la possibilità per il nostro paese di segnalare casi di coronavirus. Non posso dire che Malta non sarà colpita da questo virus”, ha aggiunto. Da parte del ministero della Salute ci saranno campagne di informazione con raccomandazioni sull’igiene personale.

Fearne ha detto che Malta si è preparata per ogni evenienza se viene segnalato un caso di coronavirus. Anche i funzionari sanitari stanno adottando tutte le misure e precauzioni in modo da limitare o meglio eliminare il rischio che il virus colpisca Malta. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente i casi di persone che hanno recentemente viaggiato in Cina chiedendo loro di controllare la loro temperatura due volte al giorno. Nel frattempo, vengono mantenute comunicazioni regolari con l’Organizzazione mondiale della sanità, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e il comitato per la sicurezza sanitaria dell’UE. Le autorità sanitarie pubbliche di Malta stanno inoltre partecipando a regolari teleconferenze per tutti gli Stati membri dell’UE in cui vengono forniti aggiornamenti e consigli sulle azioni da intraprendere. A guidare la lotta contro il coronavirus c’è un medico maltese, Gauden Galea, rappresentante dell’organizzazione mondiale della sanità in Cina dall’aprile 2018. L’Università di Malta ha raccomandato di rinviare le visite di accademici e ricercatori cinesi. L’Università sta avvisando il personale e gli studenti di non recarsi in Cina a causa dell’epidemia di coronavirus. “Raccomandiamo anche che le visite programmate, in particolare le visite a breve termine da parte dell’accademici e dei ricercatori cinesi, siano rimandate per il momento”, ha affermato l’Università di Malta.
(ITALPRESS/MNA).

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