Contratto ad uso foresteria: come funziona

Contratto ad uso foresteria

Come molti altri risvolti della nostra società, anche il mondo delle locazione di immobili è piuttosto articolato e prevede una serie di contratti di diversa tipologia, che spaziano dall’uso commerciale a quello abitativo. Nel ventaglio di possibilità esistenti si inserisce anche il contratto ad uso foresteria. In questo articolo scopriremo di cosa si tratta e conosceremo le sue specifiche caratteristiche.

Contratto di locazione: significato

Partiamo dalla base, analizzando il significato di locazione in termini generali. La locazione, più comunemente definita “affitto”, è un contratto mediante il quale un soggetto si obbliga a far godere a un altro soggetto un bene, per un determinato periodo di tempo, a fronte di un corrispettivo in denaro.

All’interno dell’ambito immobiliare, il concetto di locazione si applica a una struttura prefabbricata, sia essa un appartamento, un locale commerciale, un ufficio, un box o uno spazio con caratteristiche analoghe a tali soluzioni, da destinare a un uso abitativo o professionale.

Che cos’è un contratto ad uso foresteria

Il contratto di locazione ad uso foresteria è un particolare tipo di contratto di locazione, in base al quale determinati soggetti, nello specifico società commerciali, persone giuridiche o enti di fatto, prendono in affitto una o più abitazioni per fornire alloggio ai propri dipendenti, collaboratori o soci.

Rispetto ad altre tipologie di contratti di locazione, il contratto ad uso foresteria prevede come caratteristica distintiva la dissociazione tra il soggetto che è titolare del contratto e il soggetto effettivamente fruitore dell’immobile.

Nel testo del contratto deve comunque essere chiaramente specificato che l’appartamento dato in affitto viene concesso ad uso foresteria e che viene destinato ad abitazione del dipendente, del collaboratore o del socio del soggetto titolare del contratto, definito generalmente “conduttore”.

Normativa di riferimento

Il contratto di locazione ad uso foresteria rientra nella categoria delle locazioni definite “completamente libere”, poiché sono escluse dalla disciplina delle leggi ordinarie e sono inoltre soggette esclusivamente alle disposizioni del Codice Civile (art. 1571 e segg). Non esistono infatti vincoli particolari da rispettare nella definizione delle condizioni contrattuali, che possono essere stabilite liberamente dalle parti in sede di stipula del contratto.

L’unico limite reale per il contratto di locazione a uso foresteria è costituito dal vincolo temporale di trenta anni, a conclusione del quale è possibile rinnovare l’accordo in automatico per volontà di ambe le parti o, in alternativa, farlo decadere.

Caratteristiche principali del contratto di locazione ad uso foresteria

A differenza di altre modalità di contratto, quello di locazione ad uso foresteria non prevede limiti di durata o di canone. Rispetto al canone, l’adeguamento annuale concerne l’applicazione dell’aggiornamento dell’Istat nella misura pari al 75% dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e di operai.

Affitto di un appartamento ad uso foresteria: vantaggi

La formula del contratto di locazione ad uso foresteria comporta dei vantaggi sia per il locatore sia per il conduttore.

Il primo grande aspetto positivo per il locatore è quello di poter interagire con un soggetto giuridico che, in diversi casi, può risultare più affidabile rispetto a una persona fisica. Un ulteriore vantaggio è costituito dal fatto di poter stabilire i termini del contratto senza specifici vincoli di tempo e di canone. Altro punto in favore per il proprietario dell’immobile si ha nel fatto che, in genere, con questa modalità contrattuale il canone di locazione è mediamente più alto. Per questa tipologia di contratto sono inoltre previste specifiche deduzioni Irpef.

Il principale risvolto positivo per la società conduttrice è invece soprattutto di tipo fiscale. Stipulando un contratto ad uso foresteria, l’azienda ha infatti la possibilità di detrarre l’affitto delle abitazioni destinate ai propri dipendenti, collaboratori o soci dalle tasse, a condizione che questi ultimi abbiano trasferito la propria residenza negli alloggi in questione per motivi di lavoro.

L’utilizzo di questa formula contrattuale costituisce infine un’ottima strategia per fidelizzare i propri dipendenti e collaboratori.