CONTANO ZONA CHAMPIONS E ZONA DISPERAZIONE

L'amatissimo "ex" del Napoli che salva la panca grazie ai gol di due "ex" del Napoli è più di una favola: è il segno dei tempi. È la globalizzazione del calcio. Sarri, Higuain e Jorginho, tre personaggi ancora "nostri" nonostante oggi rappresentino un ricco club londinese, il Chelsea, che ogni tanto ha bisogno di darsi un tocco di italianità, prima con Vialli, con Zola, Mancini, Di Matteo (che Champions!), poi Ancelotti: non solo per cambiare tattica – com'era successo fino a Carletto – ma per innovare, per portare nella patria del calcio il Verbo Nuovo; qualcuno dirà "seminuovo" perché a Manchester c'è Guardiola, giovane…maestro di Sarri, ma in verità il bizzoso toscano posa soltanto a allievo del Pepp perché in realtà è lontano dal tikitaka, cerca qualcosa di nuovissimo, la pietra filosofale del calcio, ovvero la perfetta fusione fra offensivismo e difensivismo. Ma c'è dell'altro, nella partita con il Fulham, c'è l'uscita di scena dalla Premier, forse per sempre, di Claudio Ranieri: un altro elemento per dire quanto ormai siamo europeizzati (e non tratto, per ora, i contatti con Spagna, Germania e Francia). In questa chiave, a casa nostra, ci si sta appassionando più alla Champions che al campionato, ormai un…peso anche per la stravincente Juventus.

Il fine settimana è stato particolarmente interessante sotto questo punto di vista, a cominciare dalla sconfitta dell'Inter a Cagliari che ha subito trovato una lettura – negativa – europea, ribadita e drammatizzata dalla vittoria del Milan sul Sassuolo; e per fortuna la Roma è stata affondata dai tre siluri laziali, sennò avrebbe strillato anche il silenzioso Zhang che assiste, forse scandalizzato, alle deplorevoli vicende di Spalletti e Icardi, di Marotta e Wanda (unicuique summit). La Zona Champions e la Zona Disperazione (quest'ultima pronta a divorarsi il glorioso Bologna) sono il vero campionato che conta ma è evidentemente il minitorneo europeo quello che affascina, tant'è che Torino e Atalanta, a quota 41 come la Lazio, a -3 dalla Roma e a -6 dall'Inter, hanno cominciato a pensare alla Champions: atteggiamento molto positivo perché se ti va male è pronto il paracadute Europa League, la coppetta di consolazione che porta anche soldi. In attesa delle battaglie decisive, un giudizio tecnico: la squadra che gioca il calcio più brillante e fascinoso è l'Atalanta, grazie soprattutto a Zapata e Papu Gomez, attaccanti d'una volta, protetti da una difesa Italian Style.

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