CONSIGLIO ‘PARALIZZATO’ DA CONSIGLIERI CHE LASCIANO AULA

Manca per la seconda volta in un giorno il numero legale e la seduta del consiglio regionale della Campania viene sciolta. Tutto è rinviato a domani, a partire dalle ore 14.

Il numero legale è venuto a mancare la prima volta su una mozione presentata dalla consigliera dem Enza Amato, discussa venerdì scorso. Un’ora di sospensione, durante la quale si è svolta la riunione dei capigruppo.

Tornati in Aula, il presidente del consiglio Rosa D’Amelio e il vice presidente della giunta Fulvio Bonavitacola hanno espresso solidarietà al consigliere regionale del Verdi, Francesco Emilio Borrelli, vittima di un’aggressione mentre filmava l’attività di alcuni parcheggiatori abusivi. Bonavitacola ha fatto, poi, il punto sull’incendio del capannone industriale a San Vitaliano, nel napoletano, annunciando di aver chiesto all’Arpac, di programmare, per maggior cautela, dei prelievi di campioni delle produzioni agricole nelle zone circostanti l’impianto andato in fiamme.

Ripresa la discussione, è stata votata con 26 voti a favore la mozione con cui il Pd chiedeva modifiche alla delibera di giunta dell’aprile 2003 circa la determinazione della platea dei Comuni definita “ad alta tensione abitativa”, quelli, cioé individuati dal Cipe cui si applicano le agevolazioni fiscali previste per la stipula dei contratti concordati e le misure previste per la morosità incolpevole. 

 

Esclusi fino ad ora i Comuni della cosiddetta “zona rossa”, ossia l’area a rischio eruzione del Vesuvio, quali Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa, Ottaviano, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, San Giuseppe Vesuviano, San Giorgio a Cremano, Sant’Anastasia, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Torre Annunziata, Torre del Greco, Terzigno, Trecase.

Ma sulla mozione per la nuova regolamentazione delle prestazioni sanitarie rese in libera professione intramoenia, di cui è primo firmatario Franco Moxedano, è venuto a mancare per la seconda volta il numero legale. Solo 23 i presenti. I Cinque Stelle hanno annunciato emendamenti per l’applicazione di pene severe ai consiglieri che disertano l’Aula. “Le sanzioni – ha chiosato il presidente D’Amelio – già ci sono. Se si fanno più severe, sarò la prima firmataria perché in consiglio, se eletti, bisogna esserci”.

 

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