Conai riduce altri quattro contributi ambientali

MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Conai ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale (CAC) per quattro materiali di imballaggio: acciaio, alluminio, plastica e vetro. Quattro nuove variazioni, legate a valutazioni sullo scenario attuale della filiera del recupero e del riciclo degli imballaggi, in vigore a partire dal 1° gennaio 2022. Il contesto favorevole, con listini dei materiali a riciclo in forte ascesa, si traduce così in una riduzione dei contributi ambientali. Le riduzioni fin qui approvate, carta compresa, porteranno per le aziende risparmi da CAC stimabili in circa 163 milioni. Il valore del CAC per l’acciaio scenderà da 18 euro/tonnellata a 12 euro/tonnellata. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di imballaggi dovrebbe risultare pari a quasi 3 milioni, su 500.000 tonnellate di immesso al consumo. Il valore del CAC per l’alluminio si ridurrà da 15 euro/tonnellata a 10 euro/tonnellata. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 350.000 euro, su oltre 70.000 tonnellate di immesso al consumo. Il valore del CAC per il vetro scenderà da 37 euro/tonnellata a 33 euro/tonnellata. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 11,5 milioni, su circa 2 milioni e 900.000 tonnellate di immesso al consumo. L’evoluzione 2022 del CAC diversificato per gli imballaggi in plastica prende le mosse dall’aggiunta di una nuova fascia contributiva. Dal 1° gennaio 2022 i pack in polimeri plastici saranno infatti divisi in cinque fasce. La fascia A si sdoppierà, dividendosi in A1 e A2. Nella prima voce rimarranno tutti gli imballaggi ricompresi in precedenza nella fascia A, al netto dei pack flessibili in polietilene che passeranno in fascia A2. In questa fascia saranno inoltre tollerati gli imballaggi flessibili in polietilene espanso con spessori uguali o inferiori ai 2 millimetri (attualmente in fascia B2). Per i pack in fascia A1, il CAC scenderà dagli attuali 150 euro/tonnellata a 134 euro/tonnellata. Il CAC per gli imballaggi di fascia A2, nonostante il deficit di catena in crescita, rimarrà, ma solo in questa prima fase di prima applicazione, invariato rispetto a quello dell’attuale fascia A: 150 euro/tonnellata. La fascia B1 rimarrà dedicata agli imballaggi in prevalenza da circuito domestico con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata. L’introduzione, in prima applicazione, del criterio economico porterà alla riduzione del CAC per i pack di questa fascia da 208 euro/tonnellata a 192 euro/tonnellata. La fascia B2 raggrupperà tutti gli altri imballaggi selezionabili/riciclabili da circuito domestico e/o commercio&industria. Anche la fascia B2 vedrà il CAC ridursi: dagli attuali 560 euro/tonnellata si scenderà a 533 euro/tonnellata. Rimarranno in fascia C quei pack con attività sperimentali di selezione o riciclo in corso, e quelli non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.
Nonostante si tratti della fascia di imballaggi in plastica con maggiore impatto ambientale ed economico, anche questa fascia sarà interessata da una riduzione del contributo ambientale da 660 euro/tonnellata a 644 euro/tonnellata, grazie all’introduzione in prima applicazione del deficit di catena e quale effetto dell’ottimizzazione dei costi messa in atto dal consorzio Corepla. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in plastica dovrebbe risultare pari a quasi 13 milioni, su oltre 1 milione e 850.000 tonnellate di immesso al consumo. Per il presidente Conai, Luca Ruini, “siamo riusciti a ridurre il contributo ambientale grazie a un contesto economico che, per la forte richiesta di materiale da riciclo, si mantiene favorevole. Il sistema Conai si caratterizza proprio come modello capace di modulare interventi e costi in base alla capacità del mercato di far fronte alle esigenze ambientali. Le quattro nuove riduzioni del contributo ambientale, deliberate quest’anno, si aggiungono a quella per gli imballaggi in carta e cartone: prevediamo per le aziende un risparmio totale di oltre 160 milioni nel 2022”.
(ITALPRESS).

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