Chinnici “Dare competenze antiterrorismo a Procura Europea”

Promuovere al più presto, e con adeguata dotazione di risorse e mezzi, l’estensione della competenza della neonata Procura europea ai reati di terrorismo e ai connessi reati finanziari. Rafforzare il ruolo dell’agenzia Europol nella lotta al terrorismo e nella prevenzione. Adottare iniziative per rimediare all’insufficiente attuazione della direttiva europea antiterrorismo (la numero 541/2017) da parte degli stati membri dell’UE.

Sono le richieste contenute in un’interrogazione alla Commissione Europea promossa da Caterina Chinnici e sostenuta da altri quindici eurodeputati del gruppo parlamentare dei Socialisti e Democratici (S&D). Il documento è stato presentato in seguito agli attentati avvenuti pochi giorni fa a Nizza e a Vienna.

“Nel documento inviato alla Commissione Europea si sottolinea – spiega Caterina Chinnici – la necessità di rendere più operative e incisive le iniziative già disposte in materia di scambio di informazioni, di coordinamento investigativo e giudiziario e di contrasto patrimoniale sia al terrorismo, sia alla criminalità organizzata, che a sua volta con i traffici in armi e droga fornisce supporto ai gruppi terroristici. I recentissimi attentati a Nizza e a Vienna, avvenuti dopo un lungo periodo di tregua solo apparente, hanno dimostrato che la minaccia terroristica è quanto mai attuale, e la sua dimensione europea impone una forte risposta comune”.

Sulle disomogeneità nell’applicazione della direttiva antiterrorismo Caterina Chinnici (relatrice del testo per S&D nella scorsa eurolegislatura) è intervenuta anche durante i lavori della commissione Libe del Parlamento Europeo, in occasione della presentazione del report che la presidenza tedesca del Consiglio dell’UE ha realizzato sulle principali azioni svolte dal COSI, il Comitato sulla cooperazione operativa in materia di sicurezza interna. “È indispensabile – ha detto fra l’altro l’eurodeputata di S&D – che siano superate le resistenze allo scambio di informazioni da parte di alcuni paesi membri e che, per contrastare il finanziamento dei gruppi terroristici, gli organi nazionali specializzati abbiano la possibilità di accedere direttamente al sistema antiriciclaggio delle segnalazioni sospette”.

(ITALPRESS).

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