Carta del docente ai precari, Anief “Cresce il numero di sentenze favorevoli”

ROMA (ITALPRESS) – Continua a crescere il numero di sentenze, ormai nell’ordine delle decine di migliaia, che danno ragione ai precari ricorrenti per ottenere la Carta del docente: stavolta a decidere a loro favore è stato il Tribunale di Brescia – sezione Lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria – che ha accordato 1.500 euro a una supplente, in servizio dal 2022 ad oggi, per “la generazione dei buoni spesa di cui all’art. 6 d.p.c.m. 28.11.2016 a favore di parte ricorrente”.

Nella sentenza – sottolinea l”Anief – il giudice di Brescia ha ricordato che “con ordinanza del 18.05.2022”, la Corte di Giustizia Europea “ha affermato che la clausola 4 più volte citata osta ad una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell’Istruzione il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di Euro 500 all’anno, concesso ai fini di accrescimento formativo; fermo restando che spetta al giudice nazionale verificare se, nel caso concreto, il docente a tempo determinato che invochi la Carta docente si trovi in una “situazione comparabile” a quella dei colleghi a tempo indeterminato, nel corso del medesimo periodo (punto 42)”.

Il giudice ha quindi ricordato che “la Suprema Corte – il cui intervento è stato sollecitato ex art. 363-bis c.p.c. con conseguente particolare valore nomofilattico della pronuncia – con la sentenza n. 29961” si è espressa in modo favorevole ai docenti precari: in particolare, nella sentenza viene evidenziato che la Cassazione si è soffermata sulla “relazione tra supplenza e didattica annua” che “è chiaramente enunciata, trattandosi di “supplenze destinate a protrarsi per l’intera durata dell’attività didattica, su cattedre e posti di insegnamento specifici, sicché il nesso tra la formazione del docente che viene supportata, la durata e la funzionalità rispetto ai discenti è certo”.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il giudice di Brescia ha evidenziato come la Corte di Giustizia Europea e quella di Cassazione abbiano espresso giudizi certi e inequivocabili, mettendo in evidenza i limiti dell’articolo 1 della Legge 107 del 2015, che esclude illegittimamente gli insegnanti supplenti dall’accesso alla card da 500 euro l’anno. Ecco perché diventa importante presentare ricorso gratuito con Anief. Ma occorre fare attenzione: per recuperare fino a 3.500 euro a docente, più interessi legali, bisogna farlo entro cinque anni dalla sottoscrizione del contratto a tempo determinato, altrimenti – conclude il sindacalista autonomo – si fa scattare la prescrizione”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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