Avviso “Calabria Virtute”, Santelli “La legalità diventa conveniente”

CATANZARO (ITALPRESS) – E’ sul sito web della Regione Calabria l’avviso pubblico di consultazione preliminare di mercato per la verifica di infungibilità dei servizi di elaborazione del “rating reputazionale digitalizzato, documentato e tracciabile” per qualificare operatori economici, consumatori, lavoratori e migranti.
Con questo avviso, pubblicato ai sensi dell’articolo 66 del decreto legislativo 50/2016 (codice dei contratti pubblici) e delle linee guida Anac numero 8 (“Ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili”), la Regione Calabria intende selezionare i soggetti attuatori del progetto “Calabria Virtute (Valuable Identity and Reputation Technologically Unique Trusted Engine)”, scalabile a livello mondiale, proposto dalle associazioni non profit Crop News Onlus e Apart in collaborazione con Mevaluate Holding Ltd (società irlandese ma con codice fiscale italiano e domicilio fiscale a Roma).
Calabria Virtute prende il via per iniziativa della presidente della Regione Calabria Jole Santelli e del vicepresidente Antonino Spirlì determinati a concretizzare il mantra della “legalità conveniente”, valorizzando onestà, abilità, competenze e meriti per la sicurezza collettiva con l’innovativa infrastruttura (immateriale) digitale di qualificazione reputazionale documentata e tracciabile.
“Si tratta – specifica la presidente Santelli – del rating reputazionale che, in maniera oggettiva, misura la reputazione a 360 gradi di aziende, enti, professionisti, lavoratori (compresi i migranti), consumatori e utenti. L’obiettivo è mettere all’angolo l’ingegneria reputazionale sul web che ha dato vita a nuove e lucrose attività professionali come i reputation manager, ovvero gli smacchiatori del web che si muovono su un terreno ai limiti della legalità, generando anche false identità, inondando i siti web di false recensioni pro e contro, per gonfiare o deprimere la reputazione, su misura e su ordinazione, al fine di trarne indebiti vantaggi, determinando il cosiddetto riciclaggio identitario”.
“Tutto questo – dice ancora Santelli – è possibile grazie all’intelligenza artificiale sintetizzata in un algoritmo, prendendo in considerazione per la valutazione di persone fisiche e giuridiche le informazioni rilevabili solo da documenti e certificati. Non c’è spazio per il sentito dire, per le rielaborazioni delle notizie non verificate prese da Internet o dai social, per la reputazione costruita ad arte, su misura e su ordinazione, o per le fake news”.
In pratica, per essere valutati dall’algoritmo – con la supervisione di uno dei 1.442 nuovi giovani professionisti (a numero chiuso) che saranno qualificati in Calabria per operare nell’Infosfera – i fatti ammessi sono esclusivamente quelli documentabili e in seguito validati da nuove figure professionali riunite in associazioni vigilate dal ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 4/2013 (professioni non organizzate in ordini o collegi), che hanno la responsabilità di promuovere, gestire e ottimizzare l’asset più importante posseduto da ciascuno: la reputazione.
(ITALPRESS).

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