Arriva su RaiUno “La sposa”, storia di riscatto femminile

ROMA (ITALPRESS) – In un periodo come quello che stiamo vivendo ormai da due anni, il pubblico televisivo ha bisogno di storie positive che cerca soprattutto nella fiction. In questo senso l’arrivo de “La Sposa” (Raiuno, da domenica 16 gennaio) ha un che di provvidenziale perché la protagonista è una donna tosta che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà e costruisce per sé e per quelli che la circondano un lieto fine incoraggiante e, perché no?, anche consolatorio. “Di solito fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. In questo periodo, forse, abbiamo più bisogno di sentire il rumore della foresta” osserva Benedetta Galbiati, direttrice della Fiction EndemolShine Italy (che ha prodotto “La Sposa” con Rai Fiction). Con lei, il vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella: «Abbiamo bisogno di modelli aspirazionali forti e questa è una storia che ha una protagonista fortissima. Non è solo un melodramma, c’è anche il racconto di un’Italia che sta cambiando e dei diritti dei lavoratori della campagna». E, aggiungiamo, c’è il racconto dei diritti delle donne in un periodo storico, l’Italia degli anni ’60, in cui di femminismo ancora non si parlava: “Maria, la nostra protagonista, è una donna che ha tanto da dire agli uomini e alle donne di oggi” riprende Galbiati.

E ha ragione perché quella della protagonista de “La Sposa” è davvero una storia esemplare: Maria (interpretata da Serena Rossi) è una giovane donna calabrese che, per garantire un futuro migliore alla sua famiglia, decide di accettare il matrimonio per procura con un agricoltore vicentino e trasferirsi al Nord. All’epoca, alle soglie del boom economico, quella di sposarsi per procura è una pratica ancora in uso nel Sud Italia e Maria vi si adegua per saldare i debiti della sua famiglia, far studiare il fratello e assicurare alla sorella minore un futuro sereno con il fidanzato. Arrivata in Veneto, trova una situazione a dir poco scoraggiante: l’uomo che ha sposato è ancora disperato per la scomparsa della prima moglie e non vuole saperne né di lei né tanto meno del figlio che ha avuto dal primo matrimonio. “Maria farà molta fatica. Sopporterà con grande dignità razzismo e maschilismo e lo farà in silenzio non perché sia debole ma perché, al contrario, è più forte e riesce a rendere migliori le persone che incontra – racconta Serena Rossi – ‘La Sposa’ è una serie che parla del passato ma anche del nostro futuro. Se oggi abbiamo tante cose è anche grazie al sacrificio di chi ci è stato prima di noi. Mi sono rivista in Maria e ci ho rivisto mia nonna che è scomparsa proprio mentre giravamo e alla quale è dedicata questa serie”.

L’attrice si riconosce in molte delle caratteristiche della sua Maria: “Come lei credo sempre nel buono delle persone, voglio conservare questo candore fanciullesco nello sguardo. E, come Maria, credo molto nelle radici, nella tradizione. Oggi manca la pazienza, è tutto molto frenetico. Invece bisogna frenare e guardare lontano”. L’attrice, naturalmente, è molto sensibile al tema dei diritti delle donne: “Sono una donna fiera di crescere un bimbo maschio che, da grande, rispetterà e amerà le donne. Come glielo insegno? Con l’esempio, che vale più di tante parole. Lui mi ama, ama la sua mamma che è anche una donna che lavora, il suo imprinting è rispettare la donna in tutta la sua complessità». Se ha accettato di interpretare una donna come Maria, aggiunge la Rossi, è perché «da un po’ di tempo sento una certa responsabilità per quello che faccio. Sento che le persone che mi seguono si aspettano cose belle da me perciò scelgo personaggi che hanno qualcosa da raccontare o da insegnare”.

Come Maria, appunto, che per Giorgio Marchesi, nella serie Italo, il marito sposato per procura, è “una donna che sa gestire le cose di cui di solito si occupano gli uomini ma non perde mai la sua femminilità. Ha dolcezza e determinazione”. Su Italo, l’attore spiega: “È un personaggio senza luce che non riesce nemmeno a vedere sé stesso. Si trascina in vita ma è perso e considera un’usurpazione l’arrivo in casa di questa donna, scelta da suo zio, mentre lui sta ancora cercando la moglie scomparsa”. Con Maria, Italo ritroverà anche il rapporto con suo figlio Paolino (Antonio Nicolai), un bambino molto intelligente che soffre di crisi epilettiche e che, traumatizzato dalla scomparsa della madre, si è chiuso in sé stesso, ha smesso di andare a scuola e passa il suo tempo nella stalla con gli animali: “Antonio ha un viso espressivo e una bellezza molto vera. È stato scelto apposta un bambino senza esperienze precedenti per lasciargli la naturalezza – racconta Marchesi – Sul set giocavamo molto anche perché spesso era l’unico bambino sul set e non era facile per lui. È stato anche il nostro coach per il dialetto padovano perché lui è davvero veneto”.
“La Sposa” è diretta da Giacomo Campiotti. Nel cast, tra gli altri, ci sono anche Maurizio Donadoni (Vittorio Bassi) e Antonella Prisco nei panni di Nunzia, anche lei moglie per procura vessata dal marito che arriva dallo stesso paese di Maria e che aiuta la donna perché già a conoscenza di ciò che è accaduto a Italo.
(ITALPRESS).

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