ROMA (ITALPRESS) – “L’energia nucleare è e rimarrà importante per l’approvvigionamento energetico della Romania e per la nostra sicurezza e autonomia strategica. L’organizzazione e lo svolgimento delle attività avvengono nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza delle comunità e dell’ambiente”. Lo ha detto l’ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancau, intervenendo all’evento “L’energia nucleare – elemento chiave per l’indipendenza energetica e la competitività industriale europea”, promosso nell’ambito del Festival della Diplomazia 2025.
“Dato che l’energia nucleare è una fonte disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, gli investimenti per l’espansione della capacità nucleare porteranno grandi benefici a lungo termine per l’industria rumena, quella italiana che opera in Romania e quella europea” ha aggiunto “nel contesto attuale le istituzioni devono generare nuove basi solide per la reindustrializzazione del nostro continente. Il dialogo continuo fra istituzioni, mondo imprenditoriale e comunità scientifica è fondamentale per poter costruire un futuro sostenibile e garantire prospettive economiche positive. L’attivita diplomatica quotidiana conduce a risultati concreti con grande impatto sulla vita dei cittadini, sull’economia e sulla sicurezza”.
Dancau ha ricordato che la “società italiana, Ansaldo Nucleare, è per la Romania, un partner vitale, di lunga data, le competenze dell’azienda nel settore nucleare sono diversificate e si basano su oltre mezzo secolo di esperienza nell’utilizzo di tecnologie” evidenziando, poi, che “le aziende rumene hanno competenze in materia di elevati standard di sicurezza e funzionamento nucleare supportate da attività di ricerca e sviluppo”.
In un messaggio inviato in occasione dell’evento, Adolfo Urso, ministro Imprese e del Made in Italy ha sottolineato che “oggi le strategie di decarbonizzazione vanno considerate in parallelo e a supporto di quelle della competitività, e in particolare devono tener conto del fattore del costo dell’energia che vede l’Europa, l’Italia in particolare, fortemente svantaggiata rispetto a Cina e Stati Uniti. Per rafforzare le nostre imprese nei confronti dei competitor internazionali è necessario colmare il divario di questi prezzi dell’energia”.
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