All’anteprima estiva di “Artigiano in fiera” 46 imprese siciliane

MILANO (ITALPRESS) – Sono state 46 le piccole e medie imprese siciliane che hanno preso parte all’iniziativa “Artigiano in Fiera – Anteprima d’Estate”, la manifestazione ospitata nel complesso di Rho – poco fuori Milano, negli stessi spazi in cui il capoluogo lombardo organizzò l’Expo 2015 -, per esporre le meraviglie della manifattura e dell’agricoltura locale. L’evento, che di solito è fissato a dicembre, quest’anno ha avuto per la prima volta anche un’anteprima estiva: dal 29 maggio al 2 giugno, infatti, quattro padiglioni hanno ospitato centinaia di aziende italiane e straniere che hanno presentato le loro mercanzie 100% artigianali. L’adesione alla kermesse, fortemente voluta e sollecitata dall’amministrazione regionale, ha avuto come obiettivo la promozione del territorio nella sua totalità. Le aziende arrivate a Milano hanno rappresentato l’Isola portando negli stand collocati al padiglione 15 tutto il meglio che la Sicilia ha da offrire.
Nello spazio di 675 metri quadri destinato ai prodotti più caratteristici della regione, a farla da padrone è stato soprattutto il settore agroalimentare, trainato dallo street food: un mercato, questo, in continua ascesa e che negli ultimi anni si è affermato anche lontano dalla Sicilia. Arancini e arancine, panelle, pane con la milza e tutto il comparto dolciario fatto di cassate e cannoli hanno deliziato le centinaia di visitatori provenienti non solo dalla Lombardia, ma anche da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna. Tantissimi pure i cittadini meridionali che, trapiantati da anni a Milano, hanno approfittato dell’occasione per fare incetta di primizie di cui conoscono bene la qualità. Non si tratta infatti di semplice cibo di strada come ormai può trovarsi ovunque: a rendere unici i prodotti sono le materie prime, completamente made in Sicily. La ricotta che farcisce cannoli e cassate distingue la provenienza di questi dolci in modo inequivocabile. Anche nel resto d’Italia le pasticcerie offrono questi prodotti, ma il gusto originario non ha pari e sorprende chi magari assaggia per la prima volta il vero cannolo siciliano.
Un effetto simile lo ha avuto anche il marsala, il principe dei vini realizzati in Trinacria. Alcuni espositori, giunti alla fiera per far conoscere le proprie cantine, sono rimasti sorpresi dalle reazioni dei visitatori che hanno usufruito delle degustazioni gratuite. Quando si parla di liquori e amari, però, non mancano neanche le scoperte: è il caso dello zibibbo, che in pochissimi conoscono al di fuori della Sicilia, o ancora del vino alla mandorla e del distillato di fico d’india. Se è vero che i passiti, il moscato e la malvasia sono da sempre associati alla più grande isola del Mediterraneo, assaggiare spirits dal gusto singolare ha fatto capire una volta in più quanto sia grande e originale la creatività dei produttori siciliani.
A completare la panoramica su vini e liquori sono stati portati in esposizione gli amari, per lo fatti con erbe aromatiche, e le creme liquorose a base di frutta. Tra gli ingredienti più frequenti non può che esserci il pistacchio, che in tempi recenti si è imposto sul mercato italiano ed estero conquistando il palato di grandi e piccoli. Quello coltivato e lavorato a Bronte è un frutto che identifica la Sicilia grazie alla certificazione Dop – Denominazione di Origine Protetta ed è tanto versatile da poter essere utilizzato sia nella realizzazione di dolci – dalle creme alle torte, passando per croccanti e gelati – sia nella preparazione di prodotti salati. Alla fiera in tantissimi hanno provato per la prima volta il pesto di pistacchio, magari in combinazione con tonno o tartufo, e la pasta secca.
A chi invece non riesce a fare a meno del cioccolato, la Sicilia risponde con un’altra eccellenza riconosciuta a livello europeo: le barrette prodotte a Modica, in provincia di Ragusa, tutte marchiate Igp – Indicazione Geografica Protetta. Il caratteristico impasto, granuloso perchè lo zucchero resta imbrigliato nel cacao senza sciogliersi, è una chicca per chiunque ami il cioccolato. Disponibile nella versione classica, ma anche in abbinamento con sale, pistacchio, peperoncino e arancia, quello di Modica è un prodotto che non è facile reperire lontano dai confini regionali e questo, in parte, lo rende ancora più speciale.
La Sicilia è però unica anche per un’altra serie di prodotti e materie prime che hanno ottenuto certificazioni di qualità: l’Arancia Rossa e il Limone di Siracusa, entrambi Igp, o ancora la mandorla di Avola, che invece è contrassegnata dalla sigla Dop. Tre elementi che ancora una volta possono essere consumati freschi o all’interno di lavorazioni, come confetture, marmellate e dolci. Una particolarità tutta siciliana è la pasta di mandorle, da cui deriva anche la caratteristica e coloratissima frutta martorana, che sazia allo stesso tempo occhi e stomaco grazie alla sua bellezza e all’altissimo contenuto calorico.
Tutto questo nello smisurato settore agroalimentare e gastronomico. Ad “Artigiano in Fiera – Anteprima d’estate”, però, non poteva mancare la manifattura rappresentata da ceramica, pietra lavica, gioielli in metallo e oggettistica in legno. Intorno alle pendici dell’Etna si sviluppa un’industria artigianale che ha una storia senza pari e in cui la sabbia vulcanica svolge un ruolo fondamentale. Le maioliche riccamente decorate, usate per le pavimentazioni o come abbellimento domestico, nascono dalla mistura di argilla e azolo. Dopo la fusione, il composto viene versato in apposite sagome di dimensioni e spessori diversi. La ceramica è poi molto comune per la produzione dei piani d’appoggio dei tavoli in ferro battuto, ma trova spazio anche nella scultura delle tradizionali teste di moro, che richiamano la lunga dominazione araba.
Sempre l’Etna regala un’altra materia prima fondamentale per la manifattura locale: la pietra lavica. Altamente malleabile, la tipica pietra nera è preferita per la creazione della piccola oggettistica d’arredamento e per la produzione di gioielli. Bracciali, anelli e orecchini spiccano per le combinazioni con altre pietre oppure con smalti e metalli. Il ramo dei monili da donna è un’altra eccellenza della regione e si rifà a elementi naturali presenti ovunque in Sicilia: dal fiore di mandorlo, usato come fonte di ispirazione per la creazioni di ciondoli, fino alle pale di fico d’india.
Alla fine della cinque giorni lombarda, l’entusiasmo degli espositori è palpabile. Si torna in Sicilia consapevoli di aver avuto un duplice successo: essere stati molto apprezzati dalle decine di visitatori in fila anche solo per mangiare un cannolo o accaparrarsi una confezione di cioccolato di Modica e aver fatto conoscere i propri prodotti a centinaia di chilometri di distanza da casa. Il bilancio della prima edizione di “Artigiano in Fiera – Anteprima d’estate” è molto positivo. Ora occhi sul prossimo appuntamento, quello invernale. Il complesso di Rho riaprirà i battenti il prossimo 6 dicembre e accoglierà vecchi e nuovi imprenditori fino al 14. Una seconda, grande occasione per mostrare i tesori che la Sicilia sa di poter offrire.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]