Al via i lavori per la diga di Genova, fine prima fase nel 2026

GENOVA (ITALPRESS) – Con la prima gettata di ghiaia sono partiti ufficialmente i lavori della nuova diga foranea del porto di Genova, l’opera più imponente tra quelle finanziate dal Pnrr, che permetterà allo scalo ligure di accogliere navi lunghe 450 metri incrementando i traffici e confermandosi come hub strategico del Mediterraneo. Alla cerimonia della “posa della prima pietra”, culminata nella pressione simbolica di un pulsante, hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini insieme al viceministro Edoardo Rixi, l’amministratore delegato di WeBuild Pietro Salini, il presidente della Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e numerosi rappresentanti delle istituzioni.
Il completamento della prima fase della diga è previsto entro il 2026. “Speriamo che si riesca a finire in tre anni, ce la mettiamo tutta – ha detto Salini -. Se non ci riusciamo noi con le migliori tecniche, tecnologie e imprese d’Italia, vuol dire che era più difficile di quanto avevamo pensato”. A realizzare l’opera è il consorzio PerGenova Breakwater, costituito da WeBuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra. Per la costruzione saranno impiegate circa mille persone.
La nuova diga foranea, opera unica nel suo genere dal punto di vista ingegneristico, nella sua configurazione finale sarà lunga 6,2 chilometri. Per realizzare il basamento, che poggerà su fondali fino a una profondità di 50 metri, saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui verranno posizionati un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato, larghi 35 metri, lunghi 67 metri e alti fino a 33 metri, come un palazzo di dieci piani. Una volta realizzata, le navi avranno a disposizione un bacino di evoluzione di 800 metri e sarà possibile sperare il traffico merci da quello crocieristico grazie a ingressi dedicati. Si stima che la nuova diga assicurerà una crescita progressiva annua dei traffici commerciali tra il 22% e il 30% dal 2027 al 2030, anno in cui sarà ultimata anche la seconda fase. L’Autorità di Sistema portuale calcola il beneficio economico in 4,2 miliardi di euro, in termini di maggiori introiti da traffico container, di diritti e tasse portuali.
“Grazie all’Italia del sì che è in questa sala. Ringrazio chi senza colore politico e ideologia porta Genova al centro del mondo – ha commentato il ministro Matteo Salvini -. Penso che l’Italia possa essere la prima in Europa. Qualcuno dice: ‘Non c’è un esempio simile di diga, perchè la facciamo in Italià. Questo è il Paese dove si osa, dove si crea. Abbiamo gli ingegneri migliori al mondo. Ovviamente non servono gli spot: la diga è parte di un sistema”.
La nuova diga del porto di Genova “è un’opera che rilancia l’Italia a livello mondiale. L’Italia deve puntare a fare cose che sorprendono il mondo. Più dicono che la diga è difficile da fare più sono contento che questo Paese la riesca a fare”, ha aggiunto il viceministro Edoardo Rixi.
Per il presidente Giovanni Toti “oggi siamo al cospetto della storia. Cominciamo a costruire una nuova diga per il porto di Genova, la più importante infrastruttura portuale del Paese e credo che sia davvero l’ultima tappa di un nuovo risorgimento. La storia vuole che parta negli stessi giorni dei Mille da Quarto. Un secondo risorgimento che da Genova, come già successo, può scuotere davvero un pezzo importante dell’economia italiana e quindi del benessere di questo Paese”.
“Avere la diga vuol dire avere più acqua, quindi anche più terra su cui dare ricaduta economica e occupazionale sulla città. Come nei secoli passati, quando Genova si allarga sul mare, genera una ricaduta sulla città stessa. Questo è il concetto chiave della giornata di oggi”, ha sottolineato il sindaco Marco Bucci.
Oltre alla cerimonia sono stati organizzati da WeBuild, di concerto con le istituzioni locali, diversi momenti aperti ai cittadini. Nel porto antico, in piazzale Mandraccio, e in piazza De Ferrari sono state poste tre installazioni con palloni aerostatici che sollevano i cassoni della diga riprodotti in scala. Previsti momenti dedicati al food e performance musicali. Dalle 17.30 una delle installazioni sarà agganciata ad una chiatta per poi spostarsi fino all’attuale diga dove, alle 20.30, inizierà uno spettacolo di luci e musica che culminerà in fuochi di artificio.

– foto: xa8/Italpress

(ITALPRESS).

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