Afghanistan, Draghi “Dal G20 impegno multilaterale”

MARIO DRAGHI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

ROMA (ITALPRESS) – “C’è una consapevolezza diffusa che l’emergenza umanitaria che si sta sviluppando è gravissima”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine della riunione straordinaria dei leader del G20 sull’Afghanistan che ha definito “fruttuoso”. “C’è grande disponibilità ad agire, una convergenza di vedute nell’affrontare l’emergenza umanitaria e da parte di quasi tutti si è parlato di arrivare a una posizione unificata nei confronti di questo obiettivo. Questo si è tradotto in un mandato di tipo generale alle Nazioni Unite per il coordinamento per la risposta, un mandato ad agire anche direttamente. Il mandato serve a riuscire ad avere una road map per procedere rapidamente con gli aiuti, le Nazioni Unite già lo stanno facendo – ha spiegato – ma una prima cosa da chiedere al governo talebano è che vi sia la possibilità di libertà di movimento, non è semplice ma di fronte all’importanza di questa crisi credo possa esser fatto. La prima questione da affrontare è il tema dell’emergenza umanitaria e questo richiederà contatti con i talebani che sono indispensabili perché questa risposta sia efficace. E’ molto difficile capire come poter aiutare il popolo afghano molto numeroso, senza il coinvolgimento del governo talebano è molto difficile far pervenire l’aiuto. Vogliamo essere coinvolti – ha precisato – ma non è detto che ciò significhi riconoscerli, questa è una decisione politica che verrà assunta solo se la comunità internazionale sarà convinta che saranno stati fatti dei progressi che per ora non vediamo. E’ comunque troppo presto per qualsiasi forma di riconoscimento, dobbiamo aspettare”.

Tra i temi toccati nel corso del vertice il premier ha ricordato i diritti umani, lotta al terrorismo, economia ma anche lotta al Covid-19. “E’ stato toccato da tutti il problema dei diritti delle donne, della necessità di garantire loro istruzione, di non tornare indietro di 20 anni. E’ stata una osservazione fatta da tutti i partecipanti del G20. Occorre impedire il collasso economico del paese – ha aggiunto – questo significa anche cercare di impedire che i sistemi dei pagamenti crolli, salvare quel poco sistema bancario rimasto. Consenso ha trovato la necessità che l’Afghanistan non torni ad essere un rifugio per il terrorismo internazionale, questo significa per molti paesi anche coordinare la propria azione contro il terrorismo”. Draghi ha definito questo meeting “un successo, perchè è la prima occasione in cui i leader hanno dato una risposta multilaterale alla crisi afghana. Il multilateralismo sta ritornando, con fatica, ma come schema di lavoro dei paesi più importanti del mondo”. (ITALPRESS) – (SEGUE). “La presidente della Commissione europea Von der Leyen ha annunciato uno stanziamento di 1 miliardo di dollari, questo è stato uno dei vari impegni a finanziare la risposta umanitaria che c’è stata nel corso dell’incontro. Anche il presidente degli Stati Uniti ha annunciato un aumento degli stanziamenti”, ha proseguito Draghi. La proposta di Erdogan sui rifugiati e sulla possibilità di formare un gruppo di lavoro su immigrazione “è interessante, ma occorre che anche gli altri membri siano d’accordo, ne parleremo nei prossimi giorni. Noi siamo favorevoli al coordinamento di una risposta per ciò che riguarda la migrazione internazionale – ha evidenziato il premier -, a cominciare da quello che avviene da noi che, come si è sempre detto, siamo stati lasciati molto soli. Il coinvolgimento dei paesi vicini è essenziale, un punto sollevato subito dalla Russia ma accettato da tutti. Bisogna che i paesi di contorno siano coinvolti in questa risposta. Questo avviene e sta già avvenendo in tanti modi, i paesi vicini si trovano coinvolti a gestire una realtà nuova che non è finita, perché queste migrazioni continueranno”.

Circa l’assenza al tavolo di Putin e Xi Jinping il premier ha spiegato che la loro assenza “non era dovuta a motivi specifici, il coinvolgimento c’è stato moltissimo prima della riunione, un coinvolgimento che continuerà. Non credo di poter dire quindi che ci siano stati motivi particolari di politica estera. E’ essenziale che Russia e Cina partecipino al G20, l’attività del nostro ministero degli Esteri e dei nostri diplomatici è continua per la preparazione del G20 di fine mese. Tutti sono consapevoli che senza Cina, Russia, ma anche India, gli impegni sul clima non sono realistici. Tutti sono consapevoli – ha concluso – che questi problemi travalicano i confini nazionali e possono essere affrontati e risolti solo in un consesso multilaterale. Non c’è più incertezza, così come non c’è incertezza su cima e ambiente”.

(ITALPRESS).

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