Acciaio, l’Ue pensa a nuovi dazi nel 2026
ROMA (ITALPRESS) - Una proposta di riforma dei dazi per proteggere il settore siderurgico europeo dagli effetti negativi della sovraccapacità produttiva globale. A presentarla è la Commissione Europea, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità a lungo termine di un comparto strategico per l’industria del continente. Nel rispetto degli impegni stabiliti nel piano d'azione dell'Unione Europea per l'acciaio e i metalli, la proposta mantiene il principio del libero scambio e rafforza l'impegno con i partner globali per contrastare la sovraccapacità, ovvero l’eccesso di produzione rispetto alla domanda di mercato. La Commissione propone di ridurre i volumi di importazione di acciaio esenti da dazi a 18,3 milioni di tonnellate all'anno, il 47% in meno rispetto alle quote precedenti, e di raddoppiare i dazi fuori quota, portandoli al 50%. Inoltre la proposta prevede di rafforzare la tracciabilità dei mercati dell'acciaio. Il piano della Commissione, che deve passare al vaglio di Parlamento e Consiglio Ue, sostituirà la misura di salvaguardia dell'acciaio, la cui scadenza è prevista per giugno 2026. Il settore siderurgico nell’Ue, tra lavoratori diretti e indiretti, coinvolge 2,5 milioni di persone, con impianti di produzione in oltre 20 Stati membri.
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