A Roma la mostra fotografica “La mafia uccide, il silenzio pure”

ROMA (ITALPRESS) – È stata inaugurata in Campidoglio, a Roma, la mostra fotografica “La mafia uccide, il silenzio pure. Gli Invisibili ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza”, a cura della fotografa Lavinia Caminiti, in collaborazione con il Procuratore della Repubblica Fernando Asaro.
Si tratta di percorso fotografico volto a mostrare quei luoghi della mafia, tra Sicilia, Roma, Milano, Firenze e Napoli, dal punto di vista della quotidianità. Strade, piazze, dove giornalmente la gente passa senza sapere cosa è successo in passato. Allo stesso tempo luoghi abbandonati all’immondizia, all’oblio e anche ad atti di vandalismo: targhe cancellate e lapidi divelte. Alla presentazione sono intervenuti: oltre all’autrice, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia e il giornalista Antonio Calabrò.
“La mafia uccide l’amore per la vita. Uccide i sogni dei ragazzi”, parole della Caminiti che rivolgendosi ai giovani delle scuole presenti, li ha invitati ad averne consapevolezza.
Questo il messaggio della mostra: ricordare, tramite foto e prime pagine dei giornali, gli episodi di violenza che hanno coinvolto persone, uomini, donne, bambini, magistrati, giornalisti, poliziotti e tanti altri, ma soprattutto i luoghi di queste stragi, per combattere l’indifferenza, smuovere la memoria collettiva e l’opinione pubblica.
Lo stesso Gualtieri ha puntato sull’importanza del “Parlare dei luoghi fisici che spesso sono la chiave per dare concretezza ai ricordi”.
Ricordando che il principale alleato della mafia “Oggi è l’oblio” ha detto Gualtieri “coltivare la memoria è una componente fondamentale di quella unità che deve vedere tutte le forze della Repubblica unite nel contrasto alle mafie, alla criminalità e alla violenza contro le istituzioni. Come amministrazione stiamo cercando di fare il massimo per rafforzare i presidi e l’attenzione, soprattutto rispetto alla stagione di investimenti senza precedenti, legata al PNRR e a tante altre opportunità che ha la nostra città”.
A fare da eco anche Santalucia, che ha parlato della necessità di: “Rinnovare la memoria. Richiamare tutti ai doveri della cittadinanza. Ai valori della legalità. Essere un pungolo per le coscienze e impegnarsi sul terreno dell’informazione sui valori della legalità”.
L’ultima sezione della mostra Le Rose Spezzate, voluta dall’ANM, ritrae rose spezzate con accanto i nomi dei 28 magistrati assassinati dalla mafia e dal terrorismo.
La mostra, promossa da Roma Capitale in occasione del trentennale degli omicidi dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, sarà visibile fino al 30 novembre in Piazza del Campidoglio, a Roma.

– foto: xl5/Italpress

(ITALPRESS).

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