A MILANO PRESENTATI PROGETTI GARANTE VITTIME REATO

Generare una nuova rete multidisciplinare con i principali attori che a vario titolo ruotano attorno al mondo delle vittime di reato e di violenza; aprire sportelli di ascolto presso gli Uffici Territoriali Regionali dei capoluoghi di provincia per raccogliere le istanze dei cittadini e dare loro risposte adeguate e soluzioni praticabili ed efficaci; istituire tavoli specifici con i Prefetti, tavoli di lavoro anche interregionali tra le associazioni e le ATS e tavoli di rete con le associazioni per individuare protocolli condivisi e omogenei fra le varie realtà; creare un Fondo di Garanzia per le vittime di reati violenti; avviare la mappatura delle associazioni che si occupano di vittime in Lombardia (mafia, usura, truffe, bullismo anche cyber, violenza di genere); organizzare eventi formativi e informativi per gli operatori anche in collaborazione con le altre Authority regionali e proporre modifiche migliorative a leggi in favore delle vittime di reato.
Sono questi gli obiettivi e i progetti concreti su cui nei prossimi mesi lavoreranno gli uffici del Garante Regionale per le vittime di reato, annunciati oggi da Elisabetta Aldrovandi in occasione della tappa conclusiva del suo tour conoscitivo di confronto e incontro con le principali istituzioni territoriali in materia di assistenza e sicurezza.

L’incontro a Palazzo Pirelli è stato introdotto dalla Consigliera Viviana Beccalossi, che ha portato i saluti del Presidente Alessandro Fermi oggi a Bruxelles per la riunione del Comitato delle Regioni.
“Il messaggio che vogliamo lanciare-ha sottolineato Viviana Beccalossi, proponente della legge istitutiva della figura del Garante regionale delle vittime di reato – è che Regione Lombardia non lascerà mai nessuno da solo ad affrontare tutti i problemi che fanno seguito a un dramma. Il Garante è a disposizione e deve diventare il centro di una rete di assistenza, che per la prima volta metta davvero la vittima e i suoi famigliari nelle condizioni di difendersi e reagire, affrontando con fiducia la loro battaglia per chiedere e ottenere giustizia”.

Elisabetta Aldrovandi si è detta “molto soddisfatta del tour territoriale effettuato, che attraverso i primi contatti con le realtà provinciali ha consentito di incontrare oltre 200 rappresentanti delle istituzioni creando così le premesse per costituire in tempi brevi una rete multidisciplinare con il loro coinvolgimento diretto sensibilizzando anche il mondo della scuola e gli educatori. Non mancheremo di far pervenire al Consiglio regionale spunti e proposte in ambito legislativo per migliorare ulteriormente le norme vigenti in materia, con particolare attenzione al tema della tutela dei minori e dei nuclei familiari”.

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