
TORINO (ITALPRESS) – Sono partite all’alba le perquisizioni all’interno del centro sociale Askatasuna di Torino, in corso Regina Margherita 47, lo stabile occupato dagli antagonisti da fine Anni Novanta. L’operazione sta interessando anche le abitazioni di alcuni esponenti del centro sociale e di collettivi studenteschi. Si tratta di un’attività messa in piedi nell’ambito dell’inchiesta sulle manifestazioni Pro Pal in città, che nelle settimane passate avevano portato all’assalto alle Ogr, alla sede di Leonardo e alla redazione locale del quotidiano La Stampa. Oltre alla Digos, nell’area esterna ad Askatasuna sono schierati anche i reparti mobili per gestire la sicurezza, dal momento che di fronte al centro sociale si stanno radunando attivisti e simpatizzanti.
LA NOTA DELLA QUESTURA
Agenti della Polizia di Stato della Questura di Torino hanno dato esecuzione ad un’attività di perquisizione locale e personale nei confronti di otto attivisti dell’area antagonista torinese. I controlli hanno riguardato anche l’interno del centro sociale Askatasuna. L’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura torinese, fanno sapere dalla Questura, è frutto di diverse attività già avviate dalla Digos, con il supporto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, in occasione delle recenti e reiterate iniziative di contestazione violenta, poste in essere nella Città di Torino. In particolare, si ricordano le temporanee occupazioni dei binari delle Stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, avvenute rispettivamente lo scorso 22 e 24 settembre; l’attacco alla Leonardo SpA del 3 ottobre scorso; le intrusioni alle Officine Grandi Riparazioni del 2 ottobre; alla sede della Città Metropolitana dello scorso 14 novembre ed alla sede del Quotidiano La Stampa del 28 novembre. Le perquisizioni, sottolineano gli investigatori, finalizzate all’acquisizione di elementi utili all’accertamento delle responsabilità in ordine ai reati ipotizzati (violenza privata, lesioni personali aggravate, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata, blocco stradale in concorso), eseguite nel rispetto delle garanzie previste dall’ordinamento, hanno consentito di sequestrare dispositivi elettronici, capi d’abbigliamento utilizzati durante le azioni violente, fumogeni. L’odierna attività investigativa consentirà, mediante l’analisi del materiale audio-visivo acquisito, di individuare ulteriori soggetti ritenuti responsabili degli atti più violenti e di definire compiutamente il quadro delle responsabilità personali.
LE PAROLE DEL SINDACO
Durante il blitz di questa mattina, sono state trovate sei persone che dormivano all’interno dell’edificio: un fatto che viola il patto di collaborazione che il Comune aveva siglato nell’ambito di un progetto sui beni comuni, che mirava a riportare in un alveo di legalità il complesso storicamente occupato. Non a caso, pochi minuti fa è arrivata anche la comunicazione ufficiale del sindaco Stefano Lo Russo: “L’Autorità di Pubblica Sicurezza sta svolgendo questa mattina attività presso l’immobile di corso Regina Margherita 47. In questo contesto la Prefettura di Torino ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47 – ha detto – Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti”.
– Foto di repertorio IPA Agency –
(ITALPRESS).









