TRIESTE (ITALPRESS) – “L’avvio del progetto per la terza linea dell’acquedotto sul Carso rappresenta non solo un’opera ingegneristica di fondamentale importanza, ma è soprattutto una risposta concreta alle sfide del cambiamento climatico e della sicurezza degli approvvigionamenti che questa Amministrazione regionale ha posto al centro della propria agenda”. Lo ha dichiarato oggi l‘assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro a margine della presentazione del progetto del terzo acquedotto di Trieste, la nuova condotta idrica che si svilupperà per 20 chilometri sull’altipiano carsico con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza della rete cittadina.
“Come abbiamo ribadito più volte, l’acqua è il nostro bene più prezioso e la sua gestione deve essere improntata alla massima efficienza – ha sottolineato Scoccimarro -. Questo investimento di ben 180 milioni di euro permetterà di garantire una resilienza del sistema che Trieste attendeva da decenni. Non stiamo solo costruendo tubature, stiamo mettendo in sicurezza il futuro dei cittadini e delle imprese del territorio”.
“Il potenziamento della rete – ha aggiunto l’assessore – si inserisce in una visione sistemica che comprende anche il costante monitoraggio dei depuratori e il miglioramento del sistema idrico integrato. L’efficienza energetica dei nuovi impianti e l’ottimizzazione dei flussi sono passi fondamentali verso quella transizione ecologica pragmatica, non ideologica, che portiamo avanti. Un sistema idrico moderno significa meno sprechi, costi più contenuti a lungo termine”.
Per l’esponente della Giunta Fedriga l’integrazione dei servizi e la collaborazione con i gestori come AcegasApsAmga sono la dimostrazione che la programmazione e l’attività del pubblico vengono portate avanti con lungimiranza e competenza. “Questa terza linea – ha concluso Scoccimarro – sarà sicuramente uno dei tasselli di un mosaico più ampio che vede il Friuli Venezia Giulia all’avanguardia nella gestione delle risorse naturali e dei servizi ai cittadini”.
Il progetto, sviluppato e proposto da AcgasApsAmga, è stato finanziato nell’ambito del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (Pniissi) grazie all’Ausir, l’ente di governo di ambito che gestisce la programmazione delle infrastrutture e il piano economico finanziario del Servizio idrico integrato del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una delle opere più rilevanti inserite nel Masterplan regionale per la sicurezza idrica.
-Foto Regione Friuli Venezia Giulia-
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