PALERMO (ITALPRESS) – La 66ª Stagione concertistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana prosegue con grande apprezzamento da parte del pubblico con il ritorno sul podio di Marcus Bosch, tra le personalità più autorevoli della scena direttoriale europea, alla guida di un programma che attraversa l’immaginario scandinavo e tedesco tra Ottocento e Novecento. Il concerto, in programma venerdì 14 novembre alle ore 20.30 e sabato 15 novembre alle 17.30 al Politeama Garibaldi, propone due capolavori sinfonici di forte impronta narrativa: la Peer Gynt Suite n. 1 op. 46 di Edvard Grieg e Der Ring ohne Worte di Richard Wagner, la celebre elaborazione sinfonica che Lorin Maazel ricavò dall’immensa Tetralogia wagneriana. Con le musiche di scena per Peer Gynt, scritte nel 1874 su invito del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, Grieg realizzò uno dei suoi capolavori orchestrali, unendo la spontaneità del linguaggio popolare scandinavo a una sensibilità lirica di rara eleganza. Il compositore, pur affascinato dall’opera lirica e da Wagner stesso, non compose mai per il teatro d’opera, ma trovò nel dramma di Ibsen un terreno ideale per esprimere le atmosfere, i paesaggi e le passioni del suo mondo nordico.
La Peer Gynt Suite numero 1 – tratta dalle originali ventitré musiche di scena – è un viaggio tra poesia e ironia, sogno e avventura. Si apre con Il mattino, pagina di luce e serenità pastorale, resa celebre da numerosi impieghi nel cinema e in tv; prosegue con La morte di Aase, intenso lamento per archi che rivela la finezza del colore orchestrale di Grieg; la Danza di Anitra, in forma di mazurka, introduce un tocco di grazia sensuale; e infine Nel palazzo del Re della Montagna, con la sua travolgente marcia di troll e streghe, chiude la suite in un crescendo irresistibile di ritmo e tensione. Una musica che, nella sua apparente semplicità, racchiude il carattere di un intero popolo e anticipa la sensibilità simbolista del secolo successivo.
A Peer Gynt fa da contrappunto l’imponente affresco wagneriano Der Ring ohne Worte concepito nel 1987 da Lorin Maazel per una registrazione con i Berliner Philharmoniker. Non una semplice suite, ma una vera e propria narrazione sinfonica costruita esclusivamente con la musica originale del Ring des Nibelungen, senza canto né modifiche orchestrali. In poco più di un’ora Maazel condensa venti sezioni della Tetralogia (L’Oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido, Il Crepuscolo degli dei), preservando l’unità drammatica e armonica del ciclo. Il risultato è un monumento orchestrale che restituisce l’essenza del mondo wagneriano: la potenza dei leitmotiv, la complessità dell’armonia, l’energia epica che attraversa la vicenda del potere e della redenzione. Si passa dal preludio fluviale dell’Oro del Reno alla Cavalcata delle Valchirie, dal Mormorio della foresta alla Marcia funebre di Sigfrido, fino al sacrificio di Brünnhilde e alla catarsi del Walhalla. L'”anello senza parole” diventa così una grande sinfonia del mito, in cui Bosch potrà mettere in luce la duttilità timbrica e la forza narrativa dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Tra i direttori tedeschi più versatili della sua generazione, Marcus Bosch è conosciuto per la chiarezza interpretativa e la profondità analitica con cui affronta tanto il repertorio sinfonico quanto quello operistico. Dal 2010 è Direttore Artistico dell’Opera Festival di Heidenheim, che sotto la sua guida è divenuto uno dei più rinomati festival europei, premiato come “Miglior Festival 2025”. La fondazione della Cappella Aquileia, orchestra del festival, ha segnato un punto di svolta nella sua carriera: con essa Bosch ha realizzato incisioni premiate e di riferimento, tra cui l’integrale delle sinfonie di Schumann e le musiche di scena di Beethoven, elogiati da Gramophone, che lo ha definito “uno dei dieci maggiori direttori bruckneriani contemporanei”. Direttore principale della Norddeutsche Philharmonie di Rostock e ospite regolare di orchestre come i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle Dresden, la Deutsche Oper Berlin e l’Orchestre National de Lyon, Bosch ha guidato oltre cento compagini in tutto il mondo. È anche docente di direzione d’orchestra a Monaco di Baviera e presidente della Conferenza dei Direttori Principali tedeschi. Nel suo repertorio convivono oltre cento titoli d’opera – dal Ring di Wagner ai Troiani di Berlioz – e un vasto panorama sinfonico che spazia da Bach alla contemporaneità.
Prossimi concerti da non perdere venerdì 21 (ore 20.30) e sabato 22 (ore 17.30) novembre diretti da Giampaolo Nisanti con in programma che prevede L’arcolaio d’oro op. 109 di Dvorák, L’Apprenti sorcier, scherzo sinfonico di Dukas e la Sinfonia n. 4 op. 29 “L’inestinguibile”di Nielsen in prima esecuzione a Palermo.
– foto Ufficio stampa Orchestra Sinfonica Siciliana –
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