Katz “Gaza City quasi circondata, ultima possibilità per andarsene”. Media, Hamas chiede modifiche al piano di Trump

PALESTINIAN TERRITORIES, GAZA STRIP - SEPTEMBER 15, 2025: People gather outside a building damaged in an Israeli airstrike west of Gaza City. Hasan Alzaanin/TASS/Sipa USA

MILANO (ITALPRESS) – Diciassette palestinesi sono stati uccisi dalla mezzanotte fino a questa mattina in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani che hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa citando fonti sanitarie. Tra le vittime, quattro persone sono state uccise in attacchi aerei a Nuseirat e Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, mentre una persona è morta e diversi membri della Protezione civile sono rimasti feriti in attacchi mentre cercavano di trasportare i feriti di un precedente raid nel quartiere di Al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) proseguono le operazioni a Gaza City e nella periferia. Le truppe della Divisione 36 hanno fatto irruzione in un edificio utilizzato da Hamas e sequestrato armi ed equipaggiamento militare, e in operazioni separate hanno ucciso terroristi e distrutto infrastrutture utilizzate da gruppi armati, afferma l’esercito. Inoltre, altre unità hanno diretto un attacco con droni contro diversi miliziani nel cuore di Gaza City. I militari hanno individuato diverse postazioni abbandonate di Hamas, dove le truppe hanno trovato numerose armi ed equipaggiamento militare. Nella periferia di Gaza City, i militari hanno ucciso miliziani che rappresentavano una minaccia e hanno colpito diversi edifici utilizzati da gruppi terroristici.

IDF BLOCCA STRADA PER GAZA CITY, POSSIBILE SOLO USCITA DA CITTÀ

L’esercito israeliano ha annunciato che la strada costiera Rashid a Gaza sarà chiusa al traffico in direzione nord verso Gaza City a partire da mezzogiorno (le 11 in Italia). Lo ha annunciato su X il portavoce in lingua araba dell’esercito, il colonnello Avichay Adraee. Gli spostamenti verso sud, per coloro che evacuano Gaza City, saranno comunque consentiti e, al momento, continuerà a essere effettuato senza l’ispezione dell’esercito, ha aggiunto. Secondo le stime israeliane, circa 800mila persone hanno già lasciato Gaza city dopo i ripetuti avvisi di evacuazione dalla città dove prima dell’inizio dell’offensiva viveva circa un milione di palestinesi.

KATZ “GAZA CITY QUASI CIRCONDATA, ULTIMA POSSIBILITÀ PER ANDARSENE”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno prendendo il contro della parte occidentale del corridoio Netzarim, a sud di Gaza City, fino alla costa, “dividendo Gaza in due tra nord e sud” e stanno rafforzando l’assedio della città di Gaza. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. L’asse Netzarim taglia in due la Striscia di Gaza da est a ovest per circa 6,5 chilometri, separando il sud dal nord. “In questo modo, l’accerchiamento intorno alla città di Gaza City si stringerà e tutti coloro che andranno verso sud dovranno passare attraverso i punti di controllo delle Forze di difesa israeliana. Questa è l’ultima opportunità per gli abitanti di Gaza che lo desiderano di muoversi verso sud e lasciare i terroristi di Hamas isolati nella città di Gaza, mentre prosegue l’attività dell’esercito”, ha aggiunto il ministro. Chi rimarrà a Gaza City sarà terrorista e sostenitore del terrorismo. Prima dell’avvio dell’operazione israeliana a Gaza City si trovava circa un milione di palestinesi, secondo le stime. Al momento circa 800 mila persone hanno lasciato la principale città di Gaza.

MEDIA, HAMAS CHIEDE MODIFICHE AL PIANO DI TRUMP

Il gruppo armato islamista palestinese Hamas ha chiesto ai mediatori di apportare diverse modifiche al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha riportato l’emittente saudita Al-Sharq”, citando fonti coinvolte nei negoziati. Hamas chiede la modifica delle clausole di disarmo e di esilio per la leadership, nonché garanzie per un completo ritiro israeliano da Gaza, aggiungono le fonti. Una fonte palestinese vicina ad Hamas ha dichiarato all’emittente che ieri si sono svolti a Doha incontri con funzionari qatarioti, egiziani e turchi che “hanno incoraggiato Hamas ad accettare la proposta”. Secondo la fonte, “la leadership di Hamas ha chiarito che sono necessarie garanzie internazionali per un completo ritiro israeliano dalla Striscia e garanzie che il cessate il fuoco non verrà violato”. La fonte ha aggiunto che “al movimento servono due o tre giorni per formulare la sua posizione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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