ROMA (ITALPRESS) – Dodici panel e oltre ottanta relatori per un confronto sulle criticità e le potenzialità e accende i riflettori in termini di analisi multidisciplinare sulle Isole minori. È questo l’obiettivo degli Stati Generali delle Isole minori che si svolgeranno a Lipari dal 10 al 12 ottobre e presentati oggi a Roma a Palazzo Chigi dal ministro Nello Musumeci che ha parlato di un vero e proprio “grido d’allarme” a causa della fragilità geologica e per la questione demografica. La kermesse, organizzata dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministro della Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, in collaborazione con i Dipartimenti Politiche del mare, Protezione Civile, Casa Italia e con Anci e Ancim, vedrà la partecipazione di nove ministri, viceministri, sottosegretari. Sarà presente anche il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, mentre la premier Giorgia Meloni interverrà con un videomessaggio.
“Delle Isole minori ci occupiamo d’estate e le consideriamo luoghi turistici per eccellenza, invece si tratta di realtà complesse, belle ma fragili, sulle quali non sempre è stata dedicata la giusta attenzione. Il Governo Meloni – ha affermato il ministro Musumeci – ha deciso di accendere i riflettori su queste realtà, ma anche su Sicilia e Sardegna. Buona parte delle Isole minori registrano da tempo una emorragia demografica che, senza provvedimenti adeguati, rischia di diventare inarrestabile. Le potenzialità delle Isole minori sono legate al fascino e alla poesia che riescono ad esprimere, sono territori particolarmente interessanti perché molto lontani da processi di antropizzazione, feroci in alcuni casi. Le Isole si conservano ancora nella loro integrità ma vivono uno stato di particolare disagio. I territori fragili hanno bisogno di fare i conti con il cambiamento climatico – ha proseguito Musumeci -, il turismo non sempre riesce ad essere una attività ben governata con raziocinio e scrupolo”.
“Inoltre, non tutti gli abitanti possono godere degli stessi diritti di quelli della terra ferma, penso ad esempio alla mobilità dove per settimane non sono garantiti i collegamenti. C’è poi la sanità che non ha un servizio adeguato per carenza di strutture e medici. Poi abbiamo sempre più anziani e meno bambini, significa che le famiglie sono scoraggiate a fare figli perché non è garantita l’istruzione elementare”. Il ministro ha infine parlato di un “grido d’allarme” che riguarda la “fragilità geologica con il cambiamento climatico che impone di mettere in sicurezza le Isole. Il legislatore deve ascoltare e tirare fuori i provvedimenti più immediati che possono dare le prime risposte, ecco perché abbiamo pensato agli Stati Generali delle Isole minori marine. Un appuntamento di grande spessore culturale dove cercheremo di esaminare tutti gli aspetti legati alla complessità di questa realtà”, ha concluso.
– foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).