
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta è pronta ad accogliere le parti in conflitto nel mondo per facilitare un percorso verso la pace, ha dichiarato il primo ministro Robert Abela ai delegati dell’80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Presentando Malta come “una piattaforma unica per la pace”, Abela ha rinnovato la sua offerta di dialogo. “Malta è pronta ad accogliervi, a facilitare e a sostenervi nel trovare strade da percorrere,” ha detto, riferendosi sia alla guerra in Ucraina che alla crisi umanitaria a Gaza. Pur evitando i termini “genocidio” e “Israele,” Abela ha condannato la devastazione a Gaza, descrivendo la fame forzata e le uccisioni di massa come “moralmente sbagliate” e “inumane.”
Ha ricordato la storia di Ibrahim, un bambino palestinese curato a Malta dopo aver perso entrambe le gambe in un attacco con droni, chiedendo con forza: “Queste atrocità devono finire ora”. Abela ha invocato una soluzione a due Stati, respingendo l’idea che ciò rappresenti una ricompensa per Hamas. “È l’unico modo per bandire definitivamente il male di Hamas,” ha affermato. Riguardo all’Ucraina, Abela ha chiamato direttamente in causa la Russia, condannando la sua invasione “non provocata e illegale.” Ha sollecitato il mantenimento della pressione economica su Mosca per favorire il dialogo e ha salutato gli ucraini con “slava Ukraini.”
Sul ruolo delle Nazioni Unite, Abela ha detto che l’istituzione “non è perfetta ma indispensabile,” chiedendo riforme al Consiglio di Sicurezza e al processo di selezione del segretario generale per renderli più trasparenti e inclusivi. Ha sostenuto che i piccoli Stati portano “innovazione, credibilità e autorità morale” all’azione globale. Abela ha inoltre sottolineato la migrazione come una questione urgente, avvertendo che l’attuale livello di migrazione irregolare è “insostenibile.” Ha chiesto una risposta internazionale coordinata, al tempo stesso umana ed efficace, difendendo però la controversa cooperazione di Malta con la Libia per impedire le partenze via mare. “Anche se Malta può essere uno dei membri più piccoli dell’ONU in termini di geografia, abbiamo sempre voluto essere una delle sue voci più grandi,” ha concluso Abela.
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(ITALPRESS).