LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il tasso di natalità in caduta libera a Malta è “la sfida più grande del nostro tempo”. Lo ha affermato il ministro delle Finanze Clyde Caruana, rivolgendosi alle parti sociali. Parlando in occasione del lancio del pre-bilancio annuale, ha fatto eco all’allarme dell’arcivescovo Charles Scicluna, secondo cui il paese rischia “l’estinzione etnica”.
Caruana ha evidenziato che molti maltesi che hanno un figlio non arrivano a fare il secondo. “Dove sarà la nostra popolazione tra 50 anni? Raggiungeremo un punto di non ritorno?”, ha chiesto. Nel 1985, circa 6.000 bambini maltesi venivano al mondo; oggi il numero è sceso a 3.000, con 3.000 maltesi in meno ogni anno. Il ministro ha criticato i politici perché si concentrano su “questioni futili”, ignorando la crisi demografica. “È un peccato che i politici non parlino di questo perché non porta voti alle prossime elezioni”, ha affermato.
Caruana ha inoltre collegato la bassa natalità di Malta ad ambizioni educative insufficienti, esortando i cittadini a investire nelle proprie competenze, osservando che le famiglie con più di due figli spesso hanno redditi più alti, anche grazie a tali investimenti. Sebbene il bilancio dello scorso anno abbia introdotto incentivi finanziari per le famiglie, Caruana ha riconosciuto che queste misure affrontano solo una parte del problema. “I passi futuri devono essere più significativi”, ha detto, citando barriere economiche e mancanza di tempo come sfide persistenti.
Riguardo al prossimo bilancio, Caruana ha promesso un piano “fiscalmente responsabile” per mantenere una crescita economica stabile. Ha elogiato la resilienza di Malta di fronte all’instabilità globale, citando le guerre in Ucraina e Gaza e le tensioni commerciali in corso, sottolineando una crescita del PIL intorno al 4%, tre volte la media UE. Nonostante il debito abbia superato gli 11 miliardi di euro, Caruana ha affermato che il rapporto debito/PIL di Malta è sceso al 48%, ben al di sotto della media UE.
I sussidi per energia e alimenti continueranno, sebbene siano passati dall’1,8% del PIL nel 2022 allo 0,7% attuale. Caruana ha attribuito il successo economico di Malta all’aumento dell’occupazione, evidenziando come il paese sia passato dall’ultimo al primo posto nella partecipazione lavorativa nell’UE, e ha descritto i miglioramenti delle entrate statali attraverso una migliore riscossione fiscale come una “rivoluzione silenziosa” che consente di aumentare la spesa senza alzare le tasse.
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(ITALPRESS).