LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Dieci organizzazioni ambientaliste si sono unite per convocare una protesta nazionale a Malta sabato 4 ottobre, denunciando le riforme urbanistiche del governo che descrivono come un “colpo di mano dei costruttori” che minaccia i paesaggi e i centri urbani del Paese. La manifestazione, intitolata Gustizzja ghal Artna: Irtirawhom Issa! (Giustizia per la nostra terra: Ritirateli subito!), inizierà alle 10 davanti al Tribunale della Valletta per poi dirigersi verso la sede del Primo Ministro.
Gli organizzatori hanno dichiarato che la marcia segnerà l’inizio di una “stagione di resistenza popolare” contro due proposte di legge, i Disegni di legge 143 e 144, che – avvertono – smantellerebbero le tutele ambientali e minerebbero i diritti dei cittadini. Il Disegno di legge 143, presentato per la prima volta a luglio dal governo laburista del premier Robert Abela, amplierebbe i poteri dell’Autorità di Pianificazione e metterebbe in secondo piano i piani di sviluppo locali. Secondo i contestatori, ciò aprirebbe la strada a grandi progetti edilizi in aree finora protette.
Il Disegno di legge 144 ridurrebbe i tempi per impugnare le decisioni urbanistiche da 30 a 20 giorni, introducendo inoltre multe fino a 5.000 euro per i ricorsi ritenuti “pretestuosi”. I gruppi ambientalisti sostengono che la misura sia pensata per intimidire i cittadini e soffocare il dissenso. Forse l’aspetto più controverso è che le riforme permetterebbero ai costruttori di regolarizzare edifici abusivi semplicemente pagando delle tariffe, una mossa che i critici giudicano come un premio all’illegalità. Sebbene i disegni di legge siano stati temporaneamente accantonati dopo le proteste popolari, gli ambientalisti insistono sul fatto che rappresentino ancora una minaccia concreta. “Questo è il colpo d’inizio di un movimento più ampio per difendere la nostra terra”, ha dichiarato la coalizione in un comunicato congiunto.
– Foto d’archivio –
(ITALPRESS).