Barca con migranti si ribalta a Lampedusa, almeno 26 vittime. Si cercano i dispersi

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Una sessantina di persona salvate, 26 cadaveri recuperati, tra cui quello di un minore, e alcuni dispersi. Questo il bilancio provvisorio del naufragio avvenuto stamani al largo di Lampedusa.

Sono attualmente in corso le operazioni di ricerca e soccorso, coordinate dal Centro Secondario di Soccorso Marittimo (MRSC) della Guardia Costiera di Palermo, a seguito di una segnalazione pervenuta da un elicottero della Guardia di Finanza relativa all’avvistamento, a circa 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa, in area SAR italiana, di un’imbarcazione capovolta, con migranti in mare, insieme ad alcuni corpi privi di vita. Attualmente, nelle operazioni sono impegnati cinque mezzi navali: le motovedette CP 324 e CP 327 della Guardia Costiera, due motovedette della Guardia di Finanza e un’unità navale di Frontex. Sul posto operano anche un elicottero ed un aereo della Guardia Costiera, oltre ad un velivolo di Frontex.

LA DINAMICA DEL NAUFRAGIO

Secondo quanto rende noto la Guardia Costiera, dalle prime informazioni acquisite dagli stessi migranti, si tratterebbe di due imbarcazioni partite da Tripoli nelle prime ore della giornata. Una di esse ha iniziato a imbarcare acqua e i migranti si sarebbero trasferiti sull’altra imbarcazione, che poi si è capovolta.

MELONI “SGOMENTO, RINNOVARE LOTTA AGLI SCAFISTI”

“Quando si consuma una tragedia come quella di oggi, con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione. E ci troviamo a misurare l’inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Insieme al profondo cordoglio per le vittime, alla pietà per quanti hanno perso la vita, rinnoviamo pertanto l’impegno a contrastare questi trafficanti senza scrupoli nell’unico modo possibile: prevenire le partenze irregolari, gestire i flussi migratori – aggiunge -. Che la tragedia di oggi sia avvenuta nonostante un dispositivo internazionale pronto e operativo ci avverte, infatti, che il doveroso intervento di soccorso non è una misura sufficiente e, soprattutto, non risolve le cause del drammatico problema”.

FONTANA “UNIRE LE FORZE CONTRO IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI”

“Esprimo il mio profondo cordoglio per le vite spezzate nel naufragio al largo di Lampedusa. Il mio pensiero va alle vittime e ai loro familiari. Queste tragedie richiamano con forza il dramma delle migrazioni forzate e il business criminale che sfrutta la disperazione delle persone. Occorre rafforzare sempre più, in un quadro internazionale, l’impegno per creare condizioni di sicurezza e prospettive di futuro nei Paesi di origine e per colpire duramente le reti dei trafficanti”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

LA RUSSA “SERVE UN IMPEGNO MAGGIORE PER SOLUZIONI CONDIVISE

“Ho appreso con profondo dolore del naufragio avvenuto nel Mar Mediterraneo che ha portato alla morte decine di persone. Ancora una volta i responsabili sono trafficanti di esseri umani senza scrupoli che fanno affari sulla pelle delle persone. Il mio auspicio è che dalla comunità internazionale possa arrivare un impegno sempre maggiore affinché vengano trovate soluzioni condivise che impediscano il ripetersi di queste tragedie. Ai familiari delle vittime rivolgo le condoglianze mie personali e del Senato della Repubblica“. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa sui social.

PIANTEDOSI “URGENTE PREVENIRE I VIAGGI IN MARE”

CROCE ROSSA ITALIANA, “60 SUPERSTITI IN HOTSPOT”

“Sono 60 le persone migranti (56 uomini e 4 donne) sopravvissute a quello che sembra essere un naufragio avvenuto a poco più di 17 miglia dalle coste di Lampedusa – si legge in una nota della Croce Rossa Italiana – L’equipe multidisciplinare della Croce Rossa Italiana nell’hotspot di Contrada Imbriacola sta assistendo 56 delle persone sopravvissute e si prepara ad accogliere le 4 che, invece, sono state trasportate al poliambulatorio dell’isola per alcune verifiche”.

IL SINDACO DI LAMPEDUSA “ANCHE UNA NEONATA TRA LE VITTIME”

“Tra le vittime accertate del naufragio avvenuto stamane in acque internazionali al largo di Lampedusa ci sarebbe anche una neonata”. Lo dice all’Italpress il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino. I corpi delle prime 8 vittime sono già stati condotti alla camera mortuaria del cimiteri di Cala Pisana. In totale, sono 60 i sopravvissuti del naufragio, mentre proseguono le ricerche dei dispersi.

Ancora da chiarire, invece, le cause del naufragio: “In realtà d’estate le condizioni del mare consentono una navigazione ‘sicura’ – prosegue Mannino –, mentre d’inverno il mare è mosso e ci posso maggiori possibilità che le barche possano ribaltarsi. Proprio per questo rimane da capire la dinamica dell’incidente, ma in questo momento la guardia di finanza e la capitaneria di porto sono impegnate nelle ricerche”. “Sono tragedie che colpiscono – aggiunge – noi, anche in questa occasione, faremo tutta quello che possiamo per dare il nostro contributo sia come amministrazione sia come abitanti dell’isola”.

BUCCI (GDF) “OPERAZIONI DI RICERCA ANCORA IN CORSO”

Secondo quanto riferisce il colonnello Alessandro Bucci, comandante del Reparto operativo aeronavale (Roan) della Guardia di Finanza, contattato dall’agenzia Italpress, “Dai primi riscontri effettuati sembrerebbe che gli occupanti del barcone, che sarebbe partito dalla Libia, ma è ancora da confermare, siano tra i 97 e i 105. Sono in corso ancora le operazioni con elicotteri, mezzi navali, e sta arrivando anche un aereo della Guardia Costiera per collaborare alle attività di ricerca”, spiega il colonnello Bucci. “Intorno alle 11.15 un elicottero della Guardia di Finanza ha avvistato un barcone già capovolto, a 13 miglia a sud-ovest di Lampedusa, e immediatamente sono scattate le operazioni di soccorso”, aggiunge il comandante del Roan delle Fiamme Gialle. Sul posto si sono recate velocemente tre unità navali: una della Guardia di Finanza, una della Capitaneria di Porto e una dell’agenzia Frontex, coordinata sempre dalle Fiamme Gialle.

OIM “35 TRA MORTI E DISPERSI, IN 95 PARTITI DALLA LIBIA”

“Tragico naufragio al largo di Lampedusa. Partiti in circa 95 dalla Libia su due barche, dopo che una ha imbarcato acqua tutti sono saliti sull’altra che si è poi capovolta per sovraccarico. I sopravvissuti sono 60. Si temono circa 35 vittime tra morti e dispersi”. Lo scrive su X il portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, Flavio Di Giacomo.

SAVE THE CHILDREN “INACCETTABILE CONTA DEI MORTI”

“I superstiti, che sono fortemente provati, stanno delineando i contorni di una tragedia che sembra immensa. Sembra che tra le 30 e le 40 persone risultino morte o disperse nel Mediterraneo, 30 o 40 vite e sogni infranti nel tentativo di raggiungere l’Europa. Tra questi ci sarebbero anche diversi minori, una madre avrebbe perso una bimba di un anno e mezzo. È inaccettabile continuare a fare la conta dei bambini e delle persone morte nel Mediterraneo”. Così Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children, dopo il naufragio di stamane al largo di Lampedusa. “Ancora una volta Save the Children chiede alle istituzioni europee e ai sui Stati membri di attivare un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso nel Mediterraneo per salvare vite umane e di aprire canali regolari di accesso all’Europa”, conclude.

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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