UDINE (ITALPRESS) – “Una norma così importante non può che procedere in piena condivisione con i portatori di interesse. Siamo i primi in Italia a proporre un testo che accorpa in maniera unitaria le discipline del commercio e del turismo. Una norma con cui vogliamo concretamente incidere sullo sviluppo dell’economia locale e per questo partiamo con una dotazione certa e robusta di 134 milioni di euro per il biennio 2026-27. Questa legge è il risultato del lavoro dell’intero sistema Friuli Venezia Giulia che guarda avanti e non indietro”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini ha presentato stamattina la prima bozza avanzata del disegno di legge regionale per la disciplina dei settori del commercio e del turismo ai rappresentanti delle categorie economiche riuniti nella sede della Regione a Udine.
“Il primo obiettivo della legge è la semplificazione – ha evidenziato Bini -. Siamo passati da una normativa “sparsa” in 14 diverse leggi con 567 articoli, tra testi di settore e successive integrazioni e modifiche, ad un testo unitario, composto da 144 articoli. Questo è già un grande obiettivo raggiunto ed è il primo dei sei pilastri su cui si fonda il disegno di legge, a cui si aggiungono il masterplan delle superfici di vendita, il sostegno al commercio di prossimità, la valorizzazione del turismo lento e dei consorzi turistici e la nuova classificazione delle strutture ricettive”.
Il punto di partenza dell’applicazione della norma sarà la redazione di un masterplan per la mappatura delle superfici di vendita, che permetterà il coordinamento regionale dei nuovi insediamenti, specialmente se di grandi dimensioni. Si tratterà di una ricognizione senza precedenti: le sedi d’impresa del Terziario in regione – è stato ricordato – sono 56.895, il 58,2% del totale delle imprese.
“Verranno superati i piani di settore – ha detto Bini -, di fatto gli insediamenti di medie e grandi superfici di vendita saranno subordinati al coordinamento del masterplan; verrà introdotta una conferenza dei servizi regionale che si esprimerà sull’autorizzazione all’apertura o ampliamento di nuove superfici di vendita di grandi dimensioni; di concerto con i Comuni verranno individuate le aree di indebolimento commerciale ed i centri storici, dove saranno attivabili contributi ad hoc destinati agli esercizi di vicinato; i piani annuali dei distretti del commercio saranno integrati nel masterplan stesso, per coordinare le azioni di rilancio locale”.
Quanto al potenziamento del sostegno al commercio di vicinato, quest’ultimo si articolerà in quattro canali contributivi: avvio attività in locali sfitti dei centri storici; avvio e mantenimento attività in zone a “indebolimento commerciale” e per settori merceologici di particolare rilevanza per la collettività; avvio e mantenimento attività in piccoli Comuni; interventi di restauro e conservazione dei locali inseriti nell’elenco regionale delle attività storiche.
Altro asset evidenziato dall’assessore è la valorizzazione del turismo lento: “la nostra Regione vanta una vocazione naturale per il turismo esperienziale e all’aria aperta, con ben sette cammini e cinque ciclovie a forte vocazione turistica. Per questo la nuova legge prevede tre canali contributivi: due a sostegno delle strutture e dei percorsi a servizio di cammini e ciclovie e uno a sostegno dell’avvio e manutenzione di nuove strutture ricettive lungo gli stessi”.
Bini ha poi posto l’accento sulla necessità di strutturare in maniera chiara i consorzi, che diventeranno sempre più attori protagonisti della promozione turistica locale, attraverso l’introduzione del piano strategico di marketing e di un fondo contributivo ad hoc.
Infine, la partita della qualità della ricettività: “il nuovo ddl – ha spiegato Bini – mira a semplificare e aggiornare la classificazione degli alberghi, valorizzando i servizi offerti alla clientela. In questi anni, come Regione abbiamo investito risorse importanti nella promozione internazionale, superando il traguardo dei 10 milioni di presenze. Il sistema dell’accoglienza è il primo biglietto da visita della nostra Regione e per questo dobbiamo puntare con sempre maggior convinzione sulla qualità, per soddisfare le giuste aspettative di chi sceglie il Friuli Venezia Giulia per le vacanze”.
La legge approderà in Consiglio regionale in autunno e, una volta approvata, entrerà in vigore dal 1 gennaio 2026. Per la sua attuazione sono già disponibili a bilancio 134 milioni di euro di risorse stanziate per il biennio, suddivise in 66 milioni per il 2026 e 68 milioni per il 2027.
-Foto Regione Friuli Venezia Giulia-
(ITALPRESS).