Musumeci “Lo spazio sarà determinante per la prevenzione dei disastri naturali”

ROMA (ITALPRESS) – Sulla dimensione spaziale e subacquea “l’Italia nei prossimi anni potrà giocarsi una carta importante sul piano della credibilità internazionale, della crescita scientifica e tecnologica”. Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, a margine dell’incontro “Disastri naturali. La prevenzione, dalla terra e dallo spazio”, organizzato da Giornaliste Italiane a Roma.

“Il governo Meloni ha finanziato con un 1,1 miliardi di euro un programma spaziale denominato Iride che consente dallo spazio, attraverso radar e satelliti, di intercettare in tempo utile ogni mutamento climatico: questo significa dare in tempo l’allerta alla popolazione interessata a quel determinato fenomeno e quindi mettere ognuno nelle condizioni di poter adottare la condotta più appropriata per mettersi in salvo”. Questo “ci consente di poter consolidare la prevenzione non strutturale, che non può prescindere dalla prevenzione strutturale, che significa mettere in sicurezza i fiumi, consolidare gli argini, creare casse di espansione, evitare di tombinare i fiumi e le aste fluviali”, ha ribadito

“In Italia, con una Protezione civile che è apprezzata in tutto il mondo, abbiamo necessità di pensare non soltanto alla gestione dell’emergenza, ma anche, e soprattutto, alla prevenzione”, su cui “c’è ancora tanto da fare e bisogna cominciare proprio dalle classi dirigenti locali. Le esercitazioni sono gli elementi più importanti della prevenzione non strutturale, ma se diventano una passeggiata, un giorno di vacanza, un’occasione per teatralizzare, è chiaro che il risultato non c’è. Se la gente continua a dire ‘tanto non capiterà mai’, quando succederà non saremo pronti a gestire il nostro ruolo. Bisogna imparare ad adottare condotte appropiate: in Giappone, ad esempio, i simulatori di terremoto coinvolgono i bambini già dai 5-6 anni, che sanno come comportarsi quando c’è una scossa di terremoto”.

“Inoltre centinaia di Comuni ancora non hanno un piano comunale di Protezione civile che è il primo strumento al quale si ricorre dopo una calamità o nelle sue immediate vicinanza: è chiaro che c’è un problema di sensibilità politica”, ha sottolineato Musumeci.

Per l’astronauta Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare italiana, lo spazio entra appieno nel discorso della prevenzione e della protezione. “Lo spazio geologico è uno strumento fondamentale per le nostre vite quotidiane, a maggior ragione quando ci sono delle emergenze. In quel caso, i satelliti rappresentano un’infrastruttura strategica fondamentale, per consentire a chi atterra, come la Protezione civile, di portare a termine un’operazione, sia di prevenzione, sia di intervento in caso di gravità”.

Sulla prevenzione dei rischi, ha aggiunto ancora il ministro Musumeci, “la stampa non si sottrae alle proprie responsabilità: mi rendo conto delle regole del mercato. Se un alluvione trascina macchine e persone diventa una notizia di apertura, se un sindaco o il governo consolida gli argini di un fiume è una notizia da rubrica, ma il giornalismo non può essere solo informazionale, deve essere anche formazionale”. Un’idea condivisa dal direttore editoriale del Messaggero, Massimo Martinelli. “Siamo d’accordo che è necessario fare formazione e prevenzione. Aggiungerei a questi termini la sensibilizzazione, che significa toccare l’anima, il cuore, la testa delle persone”

-Foto xi2/Italpress-
(ITALPRESS).

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