Formaggi dop lombardi a famiglie in difficoltà, bando da 2,5 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Circa 2,5 milioni di euro per offrire un sostegno al sistema produttivo locale delle Dop casearie lombarde e un aiuto concreto alla popolazione in difficoltà la cui capacità di acquisto anche dei generi alimentari di prima necessità è stata compromessa a causa del blocco delle attività imposto dal lockdown per il contenimento del contagio.
Questi gli obiettivi del Bando in apertura oggi, 22 dicembre, voluto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, e indirizzato a tutti i caseifici e stagionatori che producono le DOP Grana Padano, Provolone Valpadana, Parmigiano Reggiano.
A loro sarà assegnato un contributo per la fornitura di formaggio alla popolazione in difficoltà attraverso i Comuni e le organizzazioni del Terzo Settore.
“Una iniziativa – ha commentato Rolfi – che possiamo chiamare ‘bando indigentì perchè Regione Lombardia mette a disposizione oltre 2,5 milioni per acquistare il formaggio a pasta dura, Grana padano, Provolone e Parmigiano Reggiano da destinare al circuito dell’assistenza: è destinato infatti ai cittadini in difficoltà, che spesso fanno fatica a reperire le risorse per acquistare cibo di qualità. Noi le aiutiamo invitandoli a gustare prodotti del territorio lombardo”.
“L’intuizione che sta dietro alla filosofia di questo Bando è molto intelligente – ha aggiunto l’assessore – perchè ci consente di cogliere due obiettivi: aiutare con prodotti di qualità anche dal punto di vista nutritivo le persone in difficoltà e offrire sostegno ai nostri consorzi e di conseguenza anche chi produce il latte a mette in circolazione il prodotto”.
“La prima edizione di questo bando – ha ricordato Rolfi parlando di ‘Io mangio lombardò – è stata organizzata in un momento difficile, ovvero nella primavera nel 2020, quando venivamo da mesi chiusure con i consorzi e caseifici pieni di formaggio che non riuscivano a smerciarlo ed il prezzo del latte viveva nuove criticità”. Allora, furono coinvolte le Dop delle zone montane della Lombardia. In questo caso, i formaggi sono stati individuati in quanto ritenuti idonei alla conservazione per lunghi periodi e alla porzionatura in confezioni di formato famigliare. In particolare, per la DOP Provolone Valpadana è prevista la sola tipologia ‘dolcè con stagionatura massima di 90 giorni al momento del confezionamento.
“Il formaggio, in particolare modo le Dop – ha chiarito l’assessore – significano sicurezza e qualità alimentare. Sono prodotti fondamentali della dieta mediterranea e sono patrimoni dell’Unesco. Sull’importanza nutritiva non c’è nessuna ragion di dubbio ed è per questo che con altre Regioni italiane ci battiamo contro il ‘nutriscorè che ne dà una classificazione fuorviante”.
“Chiediamo che all’interno di qualsiasi etichettatura nutrizionale che voglia fare l’Europa – ha ribadito – siano escluse le Dop perchè hanno in origine la qualità garantita”. (ITALPRESS).

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