Proseguono le attività legate alla presidenza di Regione Lombardia della Macroregione Alpina EUSALP che comprende 7 Stati Europei, dei quali 5 membri Ue (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia), due non Ue (Liechtenstein e Svizzera) e 48 regioni dell’arco alpino europeo.
Nell’ambito degli approfondimenti sulla green economy, tema centrale della presidenza italiana e lombarda, oggi a palazzo Pirelli si e’ svolto l’incontro ‘International Bioeconomy Dialogues Across the Alpine Space – Hig-Level conference on Bio-Based Paradign to sustainable Development’.
“Il tema della chimica verde e della biochimica e’ un tema certamente centrale – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente e al clima Raffaele Cattaneo – perchè in questo settore si pone la necessità di mettere a fuoco come la materia può essere riutilizzata; o meglio quante volte può essere utilizzata e quando, invece, non può essere più usata e questo è uno dei problemi della cosiddetta bioeconomia circolare”.
“Ha senso dare vita a prodotti vegetali per utilizzarli come combustibili?” si è chiesto l’assessore Cattaneo. “Forse utilizzarli direttamente come combustibili non ha senso; ma se la produzione di biomassa viene destinata prima ad usi di maggior valore e poi alla fine impiegata come combustibile, allora l’operazione ha piu’ senso. Situazioni di questo genere – ha spiegato l’assessore – impattano sull’economia in maniera concreta, cosi’ come agiscono sulla vita di tutti i giorni. La bioeconomia è importante collocarla all’interno di EUSALP perche’ le aree della regione alpina sono quelle piu’ direttamente interessate da questi fenomeni”.
L’assessore ha voluto ricordare anche il protocollo che Regione Lombardia ha firmato, lo scorso settembre, su richiesta del Cluster Lombardo della Chimica Verde. “E’ lo strumento – ha ricordato l’assessore lombardo – che ci si e’ dati per governare insieme a tutti gli attori che animano la societa’ lombarda: le categorie economiche, i sindacati le associazioni ambientaliste, un percorso di sviluppo che riguarda la sostenibilita’ e in questo ambito il tema della chimica verde è un capitolo forte”.
Il protocollo e’ incentrato sulla transazione verso l’economia circolare quale modello di sviluppo per i sistemi produttivi e per la gestione dei flussi di materia; sul contenimento del consumo di suolo e alla promozione della rigenerazione territoriale e urbana, anche
attraverso lo sviluppo di bioraffinerie nelle aree dismesse; nonche’ sul rafforzamento del livello competitivo del mondo produttivo e dei servizi e la promozione nelle aree rurali
dell’occupazione, della crescita e dell’inclusione sociale e dello sviluppo locale, anche attraverso la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile.
Da un’elaborazione Innovhub-SSI e Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, su dati registro imprese 2019, 2018, 2014, emerge che sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori della bioeconomia, con 40 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su 18 mila in Italia. Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 162 imprese su 768 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (248 imprese su 630). Raddoppiato il settore della ricerca in biotecnologie, in Italia da 346 a 768 imprese in cinque anni e da 830 a 2170 addetti, in Lombardia da 66 a 162 imprese e da 275 a 501 addetti.









